Giffoni Film Festival 2010 nona giornata: oggi Caterina Murino, Vaporidis e l’evento Avatar

Al Giffoni Film Festival 2010 inizia una nuova settimana, ieri arrivata Giovanna Mezzogiorno per premiare il giornalista Minà con un riconoscimento dedicato al padre Vittorio e il consueto incontro con le giurie. Stavolta è il turno del cantante Jesse McCartney testimonial del cartoon Animals United acclamato da una folla di festanti fan giunte da tutta Italia, McCartney ha annunciato un nuovo disco e ha raccontato di avere due desideri d’attore, recitare nella serie tv Dexter e fare un film con Dustin Hoffman.

Ieri red carpet anche per Carlo Buccirosso attore-feticcio del regista Vincenzo Salemme, Buccirosso ha parlato delle sue due passioni, il calcio e il teatro, l’attore napoletano ha creato non senza difficoltà una sua compagnia indipendente. Riguardo all’atteso debutto da regista l’attore racconta che al successo del suo Cirino Pomicino ne Il divo sono seguite alcune scelte sbagliate, ma di una cosa è certo il suo primo film da regista non sarà la solita commedia con la bella di turno.

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Davide Minnella si racconta a Il Cinemaniaco e annuncia Nient’altro che la verità

Davide Minnella Ilcinemaniaco

Prosegue la nostra chiacchierata con Davide Minnella: il giovane autore e regista, dopo aver fatto su Cinetivu una panoramica sulla situazione della televisione in Italia, ci descrive la realtà cinematografica italiana e ci rivela i suoi progetti per il futuro.

Cosa manca al cinema italiano oggi come oggi?

Credo che manchi semplicemente un po’ di serenità: una serenità economica, produttiva e distributiva. Uno sguardo verso il futuro che possa essere anche un po’ ottimista. Purtroppo, conquistarlo è un’impresa titanica in questo momento.

I giovani cineasti italiani sanno lavorare in alta definizione o creare film in 3D?

Certo che si. Ti basta frequentare i festival sparsi in lungo e in largo per l’Italia per rendertene conto. Quasi tutti girano le loro cose in alta definizione e i costi sono oramai accessibili. Riguardo il 3D, invece, stiamo recuperando pian piano le distanze rispetto a giovani cineasti di altri paesi. Ci sono produzioni che si sono attivate nel migliore dei modi per acquistare le tecnologie necessarie. L’investimento che hanno messo in atto è stato importante e grazie al 3D sono nate delle nuove figure professionali che si sono affacciate con successo sul mercato. Tante piccole realtà produttive lo hanno provato, vuoi per riprendere delle partite, videoclip, cortometraggi, spot e via di seguito, adesso però, per fare il salto di qualità, è necessario che anche il grande cinema e quindi i registi più affermati, che possono contare su investimenti più importanti, decidano di giocare la loro parte. Non è detto però che ciò avvenga nell’immediato. Si ha ancora molta paura e il 3D, purtroppo, si porta appresso un apparato tecnico decisamente ingombrante per il set e un incremento notevole dei costi di produzione.

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La porta, cortometraggio

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In questi giorni al Festival di Berlino è stato presentato fuori concorso e in anteprima il cortometraggio di Davide Minnella, Come si deve. La cucina di un carcere di massima sicurezza e due donne, una cuoca in procinto di andare in  pensione e una giovane ragazza pronta sostituirla, la ragazza diventerà l’addetta alla preparazione dell’ultimo pasto destinato ai condannati a morte.

Applausi ed entusiasmo ha suscitato il lavoro di Minnella alla rassegna berlinese, un modo originale di affrontare lo spinoso tema della pena di morte, ma anche del microcosmo che gli ruota attorno. In attesa di poter vedere e recensire il corto del regista, noi ve ne proponiamo un altro selezionato per il concorso Action for Woman, iniziativa di cui torneremo ad occuparci e che affronta il doloroso tema della violenza sulle donne.

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Silvio Soldini: sesso, bugie e clandestinità

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Sembra proprio che il Festival di Berlino quest’anno parli italiano, nonostante nessun film in concorso, ma grazie ad una corposa rappresentanza nelle numerose sezioni collaterali, vedi il corto Come si deve di Davide Minnelli, le Mine vaganti di Ferzan Ozpetek, ma soprattutto Cosa voglio di più di Silvio Soldini, il film narra le peripezie erotico-sentimentali di una coppia di sconosciuti, travolti dalla passione in una grigia periferia italiana.

Soldini non risparmia nudi e scene osée, ma senza sguardi voyeuristici come ci tien a precisare il regista, che ispirato dalla storia di un’amica impiegata, ci racconta di una coppia clandestina che si lascia andare ad un rapporto travolgente, che ben presto diventerà impossibile da gestire.

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Festival di Berlino 2010, sesto giorno

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Inauguriamo la sesta giornata del Festival di Berlino 2010 segnalandovi l’entusiasmo e gli applausi riservati al cortometraggio Come si deve di Davide Minnella con Piera Degli Esposti e Diane Fleri, Minnella racconta della cucina di un carcere, e di una cuoca addetta all’ultimo pasto dei condannati a morte che passa le consegne ad una giovane ragazza. Il corto è stato presentato fuori concorso nella sezione speciale Culinary cinema.

Ora passiamo al concorso ufficiale, tre le pellicole di cui ci occupiamo oggi, iniziamo con Honey del regista turco Semih Kaplanoglu, Yusuf un ragazzino di sei anni, dopo la scomparsa di suo padre apicoltore sparito tra le montagne, intraprenderà un viaggio per ritrovarlo, e reduce dal Sundance la comedy di Nicole Holofcener Please Give con Catherine Keener e Oliver Platt, coppia decide di ampliare il proprio appartamento acquistando quello confinante, ancora abitato da una coriacea vecchietta.

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