Richie Rich-Il più ricco del mondo, recensione

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Il dodicenne Richie Rich (Macaulay Culkin) ragazzino con tanta voglia di divertirsi  e fare appunto il dodicenne, è invece costretto suo malgrado a rivestire  l’ingrato ruolo di piccolo magnate in erba, essendo l’unico erede del multimiliardario patrimonio paterno, genitore lungimirante che gli affida un precettore e lo incammina in un percorso che mira a  trasformarlo in un piccolo Howard Hughes.

Nonostante l’insofferenza a questo arduo, noioso e non richiesto compito, Richie fa il suo dovere almeno sino a quando il losco e ambizioso Lawrence Van Dough (John Larroquette), amministratore delle finanze della famiglia Rich, non crede sia giunto il momento di eliminare i suoi datori di lavoro, e trovando un complice nel corrotto capo della sicurezza, organizza un viaggio in aereo di sola andata. per Richard Rich e signora.

Il piano di Van Dough sembra riuscire, l’aereo precipita, i genitori di Richie risultano dispersi, e lui può iniziare la sua scalata alla direzione della compagnia, ma il fido precettore Cadbury (Jonathan Hyde)  riesce a far insediare al comando dell’azienda Richie, che comincerà ben presto a dire la sua con il supporto e i consigli di alcuni fidati amici. Candbury Purtroppo rivelatosi un intralcio per Van Dough finirà in prigione, così Richie si troverà a fronteggiare da solo gli assalti dell’ambiguo amministratore.

Dopo che Candbury schivato un attentato in prigione evade e raggiunge Richie, Van Dough localizzati i coniugi Rich li rapisce, quindi al piccolo magnate ed ai suoi amici, precettore compreso, non resterà che organizzare una missione di recupero, e dare il fatto suo al perfido Van Dough.

Canto del cigno per Macaulay Culkin baby-star lanciata da Chris Columbus nel fortunato family-movie Mamma ho perso l’aereo, dopo Richie Rich-Il più ricco del mondo Culkin sparirà per circa un decennio in cui affronterà guai economici, per poi rispuntare nel 2003 nella comedy Party Monster.

Che la stella di Culkin fosse sul viale del tramonto era sin troppo evidente, ma il problema non fu tanto il semi-flop del fantasy Pagemaster-l’avventura meravigliosa, ma proprio il fattore età che cominciava ad incidere pesantemente sulla sua carriera.

Richie Rich è un family-movie che si assesta sul mediocre, i personaggi stereotipati ad oltranza mancano della necessaria personalità e simpatia che gli avrebbe permesso di sopravvivere alla piattezza e prevedibilità di uno script spento, Culkin resta simpatico, ma la verve da ragazzino prodigio è ormai storia vecchia.

La divertita e colorata messinscena resta solo un accessorio, nonostante l’impegno profuso dal regista Donald Petrie, all’attivo le comedy Come farsi lasciare in 10 giorni e Funny Money-come fare i soldi senza lavorare, che cerca di dar colore e dinamismo ad un film che alla lunga rischia di annoiare anche i più piccini.