Luther Whitney (Clint Eastwood) è un ladro professionista, di quelli vecchio stile, una notte è in procinto di svaligiare il caveau di uno degli uomini più ricchi e potenti d’America, un colpo che gli potrebbe valere una bella pensione.
Entrato in casa si accorge però di non essere solo, alcune voci lo mettono in allarme, cercato un nascondiglio sicuro, Whitney si nasconde dietro un finto specchio da cui assiste ad un omicidio.
Con sua grande sorpresa a morire è la moglie del padrone di casa uccisa dalle guardie del corpo del Presidente degli Stati Uniti, la donna picchiata da quest’ultimo si ribella e tentata un scomposta aggressione verso il Presidente viene sistematicamente freddata dagli agenti dei servizi segreti.

Con Society-The horror il produttore e regista Brian Yuzna, insieme a Re-animator 2, tocca le vette massime della sua filmografia da regista, qui si utilizza il genere fantastico nella sua veste più consona e di spessore, quella politica e spiazzante di cult fantascientifici come L’invasione degli ultracorpi e di horror apocalittici come La notte dei mori viventi.