Inarrestabile l’ascesa di mr. Uwe Boll nella classifica dei peggiori registi i tutti i tempi, e lui indomito se ne frega altamente delle orde inferocite di videogiocatori, delle petizioni on-line e della critica, continuando imperterrito a metter mano ai videogame piu amati di sempre e a farne quando va male delle caserecce e inguardabili trasposizioni low-budget vedi Alone in the dark o House of the dead, e quando va bene insipidi filmetti da direct-to-video vedi In the name of the king e Bloodrayne.
E quando va peggio? Beh quando va peggio Boll si lancia in iperboliche riletture che mettono a dura prova non solo la pazienza dei videogiocatori, ma anche del semplice spettatore che si trova di fronte a follie come Postal, trasposizione di un famoso videogame che potremmo inserire nella categoria degli sparatutto, insomma più alto è il bodycount, più ci si diverte (vedi video in coda al al post).