Ad Hollywood meno sigarette nei film prodotti nel 2009

La lotta contro il fumo negli States sembra avere degli effetti anche sul grande schermo, recentemente la rivista Variety ha pubblicato i risultati di uno studio che riporta cifre considerevoli riguardanti i film prodotti nel 2009.

Sembra che le pellicole in cui appaiono le famigerate sigarette o gli attori siano intenti a fumare siano praticamente dimezzate rispetto al 2008. Lo studio ha preso in considerazione le produzioni che vanno dal 1991 al 2009 e ha notato che nella metà dei 145 film presi in considerazione, per il 2009 il fumo era totalmente assente in ogni sua forma.

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Nascosto nel buio, recensione

La famiglia Callaway è stata devastata da un inspiegabile suicidio, David (Robert De Niro)  ha perso una moglie che amava e la piccola Emily (Dakota Fanning) un’amorevole madre, così entrambi cercheranno un luogo tranquillo e lontano dai terribili ricordi di quel tragico avvenimento trasferendosi in tranquillla cittadina fuori New York City.

David scoprirà che la morte della madre ha scatenato in Emily alcune reazioni come la creazione di un amico immaginario di nome Charlie che diverta sempre più possessivo ed  iperprotettivo verso Emily man mano che David e una psicologa cercano di scoprire la natura di questo transfert.

Quando l’immaginario Charlie comincerà a creare problemi circoscritti alla sfera affettiva della bambina con episodi di violenza che sembrano davvero impossibili da imputare alla piccola Emily, David comincerà ad indagare sino a che scoprirà che la verità è ancor più allucinante di quanto avesse teorizzato.

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Derby in famiglia, recensione

Phil Weston (Will Ferrell) è un uomo di mezz’età che ha visto segnata la propria infanzia da Buck (Robert Duvall), un padre dedito alla competizione sportiva e con accessi patologici di agonismo, i due hanno vedute decisamente opposte sull’attività sportiva.

Buck è una sorta di mastino che vede nello sport e nella vita solo la vittoria e la sopraffazione dell’avversario come unico obiettivo, Phil dal canto suo ha sviluppato anche come forma di reazione all’ipercompetitiva figura paterna un’opposta mentalità, che vede il motto L’importante è partecipare come approccio unico anche al quotidiano.

L’occasione per Phil di liberarsi dei problemi ereditati dal genitore, che anche da adulto ne minano i rapporti interpersonali, arriverà grazie all’ennesimo sopruso del padre che escluderà dalla squadra di calcio che allena il nipote Sam, figlio di Phil.

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Qualcosa di speciale, recensione

Ryan Burke (Aaron Eckhart) dopo aver perso la moglie per una tragica fatalità utilizza il proprio dolore per un elaborazione del lutto che diverrà prima un libro dal sorprendente successo e in seguito una serie di seminari che porteranno Ryan in giro per gli States a parlare con i suoi lettori che hanno trovato in lui una guida ed un conforto per sopire un dolore che sembrava impossibile da superare.

In realtà Ryan così tanto bravo a confortare e consigliare gli altri non ha avuto il tempo di elaborare il proprio di lutto, una serie di fobie, alcuni tic e l’incontro con Eloise (Jennifer Aniston) una graziosa fioraia lo metteranno di fronte alla cruda realtà di un lutto ed un dolore ancora latenti nel suo quotidiano e che la sua fortunata avventura letteraria con una corsa da un seminario all’altro hanno malamente sopito.

Così ci penserà Eloise a dare una scossa a Ryan che si troverà ad un bivio, percorrere i passi da lui tanto decantati nel suo libro, come affrontare i genitori della moglie con cui non parla dalla morte della compagna o proseguire con la sua carriera da guru mediatico continuando a mentire agli altri e soprattutto a se stesso.

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Robert De Niro Manuale d’amore 3: De Lauretiis e Veronesi ufficializzano l’ingaggio

E’ ufficiale: Robert De Niro reciterà in Manuale d’amore 3, la commedia in tre capitoli (secondo le tre età dell’amore, la giovinezza, la maturità e oltre) prodotta da Aurelio De Laurentiis, diretta da Giovanni Veronesi. Il regista commenta (fonte Corriere.it):

Ho lavorato con idoli come David Bowie e Carlo Verdone, che mi ha dato la sua fiducia e mi ha colpito al cuore. Ora De Niro: stavolta è un grande attore che viene a trovarci a casa, parlando la nostra lingua. Il suo ruolo è quello di un professore di storia dell’arte che finalmente arriva da Boston a Roma, la città che ha sempre amato, studiato e insegnato ai ragazzi. Qui rivive un pezzo di giovinezza naturalmente incontrando una donna ancora top secret. Ma è imbarazzato, deve riacquistare i tempi e i ritmi giusti per l’amore, si deve rimettere in moto … Gli è piaciuto assai questo professore autunnale perché lui, abituato agli psicotici e ai folli, si è trovato finalmente un ruolo rilassato e calmo, cui viene permesso di rivivere un pezzo di vita perduta con una malinconia che è però anche divertente perché riacquistare la giovinezza non è mai troppo semplice.

Veronesi inquadra così il personaggio di De Niro:

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Box Office 20-22 agosto: L’apprendista stregone primo in Italia, I mercenari ancora in testa negli USA

Il terzo weekend di agosto vede balzare in testa L’apprendista stregone in Italia e confermarsi in prima posizione The Expendables – I mercenari negli States.

La situazione italiana. L’apprendista stregone incassa 1,67 milioni di euro tra venerdì e domenica che sommati a quelli di giovedì e venerdì portano il totale a 2,74 milioni, risultato decisamente buono per il periodo dell’anno, soprattutto dopo non aver fatto furore ai box office americani. Alle sue spalle si piazzano Sansone, secondo, che crolla e si porta a casa solo 281mila euro (1,4 milioni totali), Toy Story 3 La grande fuga, terzo con 204mila euro (13,3 milioni totali), Qualcosa di speciale, quarto con 135mila euro, e Pandorum L’universo parallelo, quinto con 88mila euro (769mila totali). Le altre novità: Pietro, uscito in sole quattro sale guadagna 4mila800 euro, mentre Caribbean Basterds distribuito in sette cinema si ferma a millesettecentocinquantuno euro.

La situazione americana. I primi sei film dividono il pubblico e incassano tra i 16 e i 10 milioni di dollari: I mercenari – The Expendables vince per la seconda settimana consecutiva, nonostante il calo di oltre il 50% rispetto a sette giorni fa, con 16,5 milioni (65 milioni totali e ottavo miglior risultato della storia della Lionsgate); Mordimi (Vampires Suck) è seconda con 12,2 milioni di dollari (18,5 contando il mercoledì e il giovedì); Mangia, Prega, Ama è terza con 12 milioni (47,1 totali); Lottery Ticket è quarta con 11,1 milioni (miglior media per sala tra i film della top ten); I poliziotti di riserva è quinta con 10,1 milioni (88,1 milioni totali); Piranha 3D è sesto con soli 10 milioni. Altro: le nuove uscite Nanny McPhee Returns e The Switch si collocano al settimo e all’ottavo posto con 8,3 (ma sono già 62 all’estero) e 8,1 milioni di dollari; Scott Pilgrim vs. The World si conferma un flop racimolando solo 5 milioni (20,7 totali in due settimane, ma ne è costato 60).

Andiamo a vedere la consueta tabella riassuntiva con i primi cinque posti della classifica settimanale italiana e di quella americana.

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Hellraiser: Revelations, in cantiere anche un nuovo sequel

Ottime notizie per chi al modaiolo Cubo di Rubik ha sempre preferito il cubo di Le Marchand, demoniaca scatola e portale dimensionale della saga Hellraiser. Sembra che oltre al travagliato remake in 3D del primo film datato 1987 tuttora in cerca di un regista, sia in cantiere anche un nuovo sequel di questo franchise horror creato dallo scrittore Clive Barker e che nasce come serie di racconti nella raccolta Books of Blood.

La saga dopo due notevoli primi capitoli e due sequel poco memorabili, dal quinto capitolo Hellraiser: Inferno diventa un franchise direct-to-video di cui l’ottava uscita Hellraiser: Hellworld è ancora inedita in Italia, il che fa supporre che anche questo nuovo progetto, il nono della serie potrebbe subire la medesima sorte.

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Star Wars: Episodio 1-La minaccia fantasma, recensione

La Repubblica Galattica è ormai una fatiscente e sempre più inadeguata istituzione invasa da lotte intestine e corruzione dilaganti. il Senato Galattico suo supremo organo legislativo è un coacervo di complotti che neanche il consiglio dei Cavalieri Jedi sentinelle di pace ed equilibrio della galassia riesce ormai più a controllare.

Una recente tassazione sulle rotte commerciali promulgata dal Senato ha scatenato la reazione della Federazione dei mercanti che come atto di protesta verso la nuova tassa ha posto di fatto con la sua flotta di astronavi un embargo sul pianeta Naboo, dove la giovanissima principessa Amidala (Natalie Portman) è stata appena eletta sovrana.

La Repubblica per mediare con la Federazione dei commercianti invia sul posto due cavalieri Jedi, il maestro Qui-Gon Jinn (Liam Neeson) e il suo allievo padawan Obi-Wan Kenobi (Ewan McGregor), che però giunti a destinazione subiranno un attentato da cui scamperanno per poi fuggire erifugiarsi sull’assediato pianeta Naboo dove salveranno la vita al Gungan Jar Jar Binks.

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LOL-Il tempo dell’amore, recensione

Lola per gli amici Lol (Christa Theret) è un’adolescente parigina che tiene un diario in cui descrive tutto ciò che gli accade, dei suoi amici, dei suoi genitori divorziati, dei ragazzi che gli piacciono e delle sue prime esperienze con il sesso, la droga e l’alcool.

E’ il primo giorno di scuola dopo le vacanze estive, Lol ritrova i suoi amici tra questi Mael, Charlotte, Stéphane e Juliette e anche il suo ragazzo Arthur che però confessa di aver avuto un’altra ragazza durante le vacanze e così Lol per non essere da meno racconta di aver avuto anche lei un filarino estivo e i due finiscono per lasciarsi.

Sarà Mael (Jérémy Kapone) migliore amico di Lol e anche di Arthur a confortarla, Lol si innamorerà di lui e questo creerà non poca confusione in lei a cui si aggiunge il problema di non riuscire a confidarsi con sua madre Anne (Sophie Marceau) che a sua insaputa frequenta ancora l’ex-marito e che trovato per caso il diario di Lol fa il grosso errore di leggerlo, violando così la privacy della figlia.

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Casting per Violet e Daisy, Woo vuole Neeson per Flying Tiger Heroes, la storia di google sbarca al cinema

Bruce Willis, Carey Mulligan, Saoirse Ronan e Danny Trejo potrebbero partecipare a Violet & Daisy, il film d’azione che segna il debutto alla regia dello sceneggiatore Geoffrey Fletcher.

Liam Neeson sarebbe stato scelto da John Woo come protagonista per Flying Tiger Heroes, il film di battaglie aeree ambientato negli anni Quaranta: l’attore dovrebbe interpretare il generale dell’aviazione americana Claire Le Chennault, colui che addestrò la prima generazione di piloti cinesi che combatterono contro quelli giapponesi durante la seconda guerra mondiale.

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Ray Winstone in The Sweeney, Carla Gugino in A Mother’s I’d like to fight, Maggie Gyllenhaal e Hugh Dancy in Hysteria

Ray Winstone sarà Jack Regan, uno dei due membri della squadra volante della polizia metropolitana di Londra, in The Sweeney, nell’adattamento cinematografico della serie inglese degli anni settanta, scritto e diretto da Nick Love.

Carla Gugino dovrebbe essere la protagonista femminile di A Mother’s I’d like to fight, la storia di una donna che, uscita di prigione, decide di sistemare i conti lasciati in sospeso. Il film sarà diretto da Franck Khalfoun e prodotto da Alexandre Aja.

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Hatchet 2, trailer

Il primo ottobre in America uscirà Hatchet 2, l’horror scritto e diretto da Adam Green, con Danielle Harris, Tony Todd, Tom Holland e Kane Hodder, …

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Lottery Ticket, trailer

Questo weekend negli States è uscito in America Lottery Ticket, il film scritto e diretto da Erik White con Bow Wow, Brandon T. Jackson, Naturi …

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Scelte: La vita di Herman Krautinskij, cortometraggio

Oggi spazio cortometraggi dedicato allo short Scelte: La vita Herman Krautinskji girato da un gruppo di giovani filmakers con l’etichetta Wallet’s Productions che ci raccontano la giornata tipo di un ragazzo qualunque alle prese con le mille piccole scelte quotidiane che gli si pongono davanti.

L’idea molto intrigante è di porre l’accento sul libero arbitrio e sulle scelte consapevoli spesso lasciate per pigrizia o paura al caso, la messinscena allestita per narrare questo concetto è molto easy, funzionale e intelligente nel voler escludere a priori qualsiasi dialogo, onde evitare che una recitazione non all’altezza vanifichi l’esposizione del tema scelto.

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