Le quattro piume, recensione

four_feathers_ver2Inghilterra fine ‘800, Il giovane cadetto dell’esercito britannico Henry Faversham (Heath ledger), sta per convolare a nozze coronando  il suo sogno d’amore con l’amata Hetne (Kate Hudson), quando una rivolta in una colonia nel Sudan lo costringe ad una improvvisa partenza forzata.

Henry non è un ufficiale dell’esercito per vocazione, lo è per il padre e per la famiglia, così al momento di partire, dubbi e paure lo assalgono, così decide di rassegnare le proprie dimissioni diventando di fatto, per i compagni di accademia e la fidanzata, un vigliacco.

Ad Henry verranno consegnate quattro piume bianche simbolo di codardia e verrà allontanato da amici e famiglia, solo il suo miglior amico Jack (Wes Bentley)  pur non condividendo la sua scelta, sembra rimanergli accanto in questo difficile momento.

Solo a mente fredda, Henry capisce il suo errore e in incognito raggiunge il suo reggimento. Giunto in Sudan conosce il misterioso indigeno Abou (Djimon Hounsou)  che lo aiuterà a liberare alcuni suoi compagni finiti in prigionia, ma la sua missione si rivelerà più ardua del previsto…

Il regista di origini indiane Shekhar Kapur dopo averci regalato il sontuoso Elizabeth, si cimenta nuovamente con il film in costume portando sullo schermo un romanzo di E.W. Mason in cui si narrano le gesta eroiche di un reietto dell’esercito britannico, nel cast un terzetto di giovani attori di belle speranze tra cui il compianto Heath Ledger.

Il film miscela il film storico con il filone bellico-avventuroso, lasciando  un pò in  disparte il lato più romance, ma questo non inficia la bontà dell’operazione, che rivela un’istintiva inclinazione del regista indiano al racconto  d’ampio respiro di radice letteraria.

Le quattro piume risulta avvincente quanto basta, non privo di imperfezioni tipiche del genere, ma assolutamente irrilevanti viste in un quadro più ampio che trasforma la pellicola di Kapur in un film che miscela con efficacia la ricostruzione storica al fisiologico obiettivo dell’intrattenimento.