Il richiamo della foresta 3D, rcensione

locandina

Ryann (Ariel Gade) è una ragazzina come tante che vorrebbe assomigliare alle sue amiche di scuola  più popolari, possedere oggetti tanto costosi quanto inutili, magari fare una vacanza in un post in, insomma una tipica ragazzina media americana.

Ryann però non ancora è capace di apprezzare le meraviglie che può offrire lo splendido e selvaggio Montana, e quando si ritroverà spedita dai genitori in viaggio in Europa a far compagnia al nonno Bill da poco vedovo, ci metterà un pochino ad adattarsi  e a godersi il piccolo paese e la suggestiva location montana.

Ci penseranno Buck, un lupo ferito, curato e accolto in casa, un giovane ragazzo con la passione per le corse in slitta, e l’amore e la pazienza di un nonno che ogni sera gli leggerà le peripezie di Buck, l’eroe a quattro zampe del classico di Jack London Il richiamo della foresta, a fargli cambiare ben presto idea.

Sesto adattamento  del classico di Jack London, ma stavolta nessuna fedele trasposizione, ma una curiosa veste da tv-movie deluxe formato famiglia, con annesso supporto hi-tech come un bel 3D di ultima generazione, con l’idea di utilizzare il libro di London come fil rouge che segue passo passo la storia del buck letterario  e quella del Buck  moderno.

Il formato family-movie all’ennesima potenza con un bel cane dagli occhi di ghiaccio, un’adorabile protagonista mignon, un veterano come il Christopher Lloid di Ritorno al futuro nei panni di un bonario nonno da manuale, a cui si aggiungono suggestive location amplificate senza guizzi da un discreto 3D, che anche in questo caso non aggiunge quasi nulla ad una messinscena che scivola via lasciando ben poca traccia di sè.

Assolutamente innocuo questo film, anche troppo considerando che stiamo parlando  di una pellicola distribuita in sala, ma se gli togliamo il 3D ed un cast dignitoso, per il resto c’è ben poco che possa avere un minimo di attrattiva per un pubblico che superi i 10 anni.