Il figlio di Babbo Natale, anticipazioni su Arthur Christmas

Collider ha intervistato la regista Sarah Smith che per la britannica Aardman Animation (Galline in fuga, Wallace & Gromit) ha co-diretto con il collega Brian Cook  Il Figlio di Babbo Natale (Arthur Christmas), lungometraggio d’animazione in 3D a sfondo natalizio in arrivo nei cinema italiani per il 23 dicembre. Dopo il salto trovate 7 anticipazioni sulla pellicola.

1-I realizzatori hanno consapevolmente deciso di non includere nel film il tipico super-cattivo che fa del male per il semplice gusto di essere malvagio, scegliendo invece di avere un cattivo la cui malvagità deriva da ciò che non può avere.

2-Il film è stato concepito in 3D fin dall’inizio. Le scelta del 3D è scaturita dal mondo che avevano progettato in origine, invece di cambiare le cose appositamente per il 3D. L’utilizzo del 3D nel film deriva dal modo dettagliato e tattile del mondo descritto, non dalle cose che saltano fuori dallo schermo.

3-La pre-produzione a Bristol ha richiesto un anno e mezzo, poi l’effettiva fase di produzione/animazione, avvenuta a Los Angeles è durata per un altro anno e mezzo.

4-Il film contiene citazioni da precedenti progetti della Aardman Animations tra cui cenni alla serie tv Chop Socky Chooks e Shaun the Sheep, quest’ultima realizzata in stop-motion.

5-Ci sono state accese discussioni su cosa significava avere differenti fusi orari fino alla scelta di un semplificativo “prima che sorga il sole”, termine temporale imposto nella trama del film. L’idea di ragazzi già svegli in Australia, mentre è ancora notte negli Stati Uniti è stata per i realizzatori una  fonte di preoccupazione. Alla fine si è deciso che per i bambini il Natale è notte in tutto il mondo.

6-Il Blu-ray/DVD del film non sarà rilasciato fino a Natale 2012. I produttori sperano che il tempo a disposizione gli permetta di includere più contenuti extra come cortometraggi.

7-La regista Sarah Smith ha deciso di allontanarsi dall’aspetto di pellicole come Wallace & Gromit/Giù per il tubo e da un’animazione che ammicca allo stop-motion. L’approccio al design dei personaggi è stato quello di farli apparire british ed eccentrici, ma non patinati e dal look troppo piacevole.