Frasi da cinema, 300

300 []

Delios è costretto da Leonida a lasciare il campo di battaglia mentre l’esercito di Serse nonostante le numerose perdite avanza inesorabile, Delios dovrà cercare di convincere il consiglio di Sparta ad intervenire raccontandogli  le gesta dei 300 valorosi che hanno contrastato l’esercito più potente del mondo con la forza di un credo che fa del valore e della morte in battaglia una religione.

Così Delios ubbidisce, torna a Sparta trovandosi un anno dopo alla testa di un esercito che riunisce l’intera Grecia a narrare la leggenda dei trecento pronto ad affrontare ancora Serse l’invasore.

DELIOS:…e così il mio re è morto e i miei fratelli sono morti appena un anno fa, a lungo ho pensato alle parole del mio re, criptiche parole di vittoria, il tempo gli ha dato ragione, perchè da greco libero a greco libero si è tramandata la notizia che il prode Leonida e i suoi trecento soldati cosi lontani da casa hanno dato la vita, non solo per Sparta, ma per tutta la Grecia e per la speranza difesa da questa nazione, ora su questo aspro frammento di terra chiamato Platea le orde di Serse affrontano LA LORO DISFATTA!

…lì davantI i barbari si raccolgono, è nero il terrore che afferra saldo i loro cuori  con dita di ghiaccio, conoscono bene gli impietosi orrori che hanno sofferto per le lance e le spade dei trecento spartani, ed ora fissano lo sguardo su questa spianata dove ci sono diecimila spartani alla testa di trentamila liberi greci…le forze del nemico ci superano di sole tre volte, un segno per tutti i greci, quest’oggi noi riscattiamo il mondo dal misticismo e dalla tirannia e lo accompognamo in un futuro più radioso di quanto si possa immaginare, dite grazie soldati a re Leonida e ai prodi trecento…ALLA VITTORIA!!