Al cinema dall’11 novembre 2011: Il cuore grande delle ragazze, Immortals, Lezioni di cioccolato 2, One Day, Il paese delle spose infelici, I primi della lista, Il Re leone 3D, Sagràscia

Questo weekend otto nuove pellicole cercheranno di minare la leadership al botteghino de I soliti idioti, in particolar modo l’epic movie Immortals 3D e la commedia italiana Lezioni di ciocciolato 2. Le altre novità, che cercheranno di non sfigurare, quattro sono italiane: il drammatico italiano di Pupi Avati Il cuore grande delle ragazze, il drammatico con Claudio Santamaria I primi della lista, il fresco partecipante del Festival di Roma Il paese delle spose infelici e l’indipendente Sagràscia. Gli ultimi due film One Day e Il Re Leone 3D punteranno rispettivamente al pubblico più romantico e al pubblico più giovane e familiare.

Il cuore grande delle ragazze (drammatico, di Pupi Avati, con Cesare Cremonini, Micaela Ramazzotti, Gianni Cavina, Andrea Roncato, Erika Blanc): Prima metà degli anni ’30, in una cittadina dell’Italia centrale immersa nella campagna. La famiglia contadina dei Vigetti ha tre figli: il piccolo Edo, Sultana e Carlino, giovanotto molto ambito dalle ragazze. Gli Osti invece sono proprietari terrieri che hanno fatto fortuna e vivono in una casa padronale con le loro tre figlie, tutte maritate: le più attempate, Maria e Amabile, e la giovane e bellissima Francesca. Facendo buon viso a cattiva sorte, Sisto e Rosalia Osti accettano che il giovane contadino Vigetti corteggi le due sorelle maggiori con l’intento di sistemarne almeno una. Inizia un periodo di incontri con le due ragazze nel salotto di casa Osti, turbato però un giorno dall’arrivo improvviso di Francesca dalla città in cui è stata mandata a studiare. Tra i due è colpo di fulmine. Tutti i piani vanno in fumo: Carlino non vuole più corteggiare le due sorelle bruttine, e Francesca, la perla della famiglia, non vuole sposare altri che lo spiantato contadino. Dopo l’iniziale contrarietà gli Osti devono cedere: Francesca, disperata, forza loro la mano con tutti i mezzi…

Immortals (azione, di Tarsem Singh, con Henry Cavill, Luke Evans, Mickey Rourke, John Hurt, Kellan Lutz, Freida Pinto, Stephen Dorff, Isabel Lucas, Joseph Morgan, Corey Sevier): In uno scenario mitologico dominato da forze ancestrali, il titano Iperione setaccia la Grecia alla ricerca del leggendario Arco di Epiro, creato da Ares per liberare i Titani dalla prigionia degli Dei e annientare l’umanità. Una sacerdotessa di nome Fedra e un contadino scelto da Zeus per proteggere la patria, Teseo, si cimentano in un’avventura da cui dipenderanno le sorti del mondo.

Lezioni di cioccolato 2 (commedia, di Alessio Maria Federici, con Luca Argentero, Hassani Shapi, Nabiha Akkari, Vincenzo Salemme, Angela Finocchiaro): Le strade di Mattia e Kamal hanno preso direzioni diverse: l’uno é tornato all’edilizia ma senza ottenere grandi appalti, l’altro ha aperto la tanto agognata cioccolateria senza però vedere l’ombra di un cliente. Ma i due ex amici sono destinati a incrociarsi di nuovo. Kamal ha in mente un nuovo progetto sul cioccolato e Mattia, stanco dell’edilizia, vuole assolutamente farne parte, anche a costo di doversi fingere nuovamente egiziano. Kamal però non si fida e non ne vuole sapere, soprattutto ora che sua figlia Nawal è tornata da un periodo di studi all’estero e l’ultima cosa che vuole è che incontri uno sciupafemmine come Mattia. Le cose però non tarderanno a complicarsi e, tra equivoci e colpi di scena, sarà ancora una volta il cioccolato a sciogliere tutti i nodi… LA RECENSIONE

One Day (commedia romantica di Lone Scherfig, con Anne Hathaway, Jim Sturgess, Tom Mison, Jodie Whittaker, Tim Key, Rafe Spall, Josephine de la Baume, Patricia Clarkson, Ken Stott, Heida Reed, Amanda Fairbank-Hynes): Dopo una giornata trascorsa assieme – il 15 luglio 1988, il giorno della loro laurea – Emma Morley e Dexter Mayhew iniziano un’amicizia destinata a durare tutta la vita. Lei è una lavoratrice ambiziosa e di saldi principi, che sogna di trasformare il mondo in un posto migliore; lui un ragazzo ricco e affascinante che vede il mondo come il suo parco dei divertimenti. Nei successivi vent’anni, ogni 15 luglio, i due vivranno momenti cruciali del loro rapporto. Li seguiremo attraverso la loro amicizia e i loro scontri, speranze e opportunità mancate, risate e lacrime. Quando si rivelerà il vero significato di quel lontano giorno del 1988, capiranno entrambi la natura dell’amore e la vita stessa.

Il paese delle spose infelici (drammatico, di Pippo Mezzapesa, con Nicolas Orzella, Luca Schipani, Cosimo Villani, Rolando Ravello, Vincenzo Leggieri, Gennaro Albano): eleno, quindici anni, pedala forsennato sulla sua bicicletta per star dietro ai suoi nuovi amici. Sono diversi da lui, sono figli della strada, la mordono impennando con i loro motorini e sfidandosi sul campo di calcio in terra battuta della loro squadra, la Cosmica. Cimasa, Capodiferro e Natuccio hanno un capo indiscusso, Zazà, autentico talento del calcio. Il loro generale, l’allenatore Cenzoum, confida che presto o tardi un club importante si accorgerà di lui e lo porterà via dallo squallore della vita condivisa con suo fratello Graziano, un piccolo spacciatore che, approfittando della sua giovane età, spesso lo utilizza come corriere. Tutto quel che è intorno ai ragazzi, in un piccolo paese del Sud scavato da dirupi e gravine, non promette niente di buono. Ci sono gli sbuffi della fabbrica, l’inquinamento che le sue ciminiere spargono nell’aria, c’è la droga, e su tutto il tuonare delle invettive demagogiche di Vito Cicerone, politico locale in ascesa. Veleno e Zazà diventano presto amici, la loro diversità li completa in un momento della vita che è passaggio. Veleno ora è il nuovo portiere della Cosmica, Zazà il bomber che si prepara a un provino ormai imminente con un osservatore delle squadre importanti, come gli annuncia felice l’allenatore Cenzoum. Ma ai loro giorni comincia a dare una forma inattesa una strana madonna randagia, la bellissima Annalisa, giovane donna che entra nelle loro vite volando, un giorno che dall’alto della chiesa prova a farla finita. Sembra vestita da sposa. Ma chi è la misteriosa Annalisa? Tanto basta per creare un mito e i ragazzi in piazza si fanno mille domande su quell’angelo volante, ciascuno con un presunto aneddoto su di lei. Annalisa vive sola in una casa semi abbandonata e selvaggia ai margini del paese. Zazà e Veleno, maldestri e appassionati, riescono ad avvicinarla e quel contatto è pura estasi. Annalisa racconta poco di sé, non sp iega la sua voglia di morte, gioca con le parole con loro, devoti alla sua sconfinata bellezza. Cominciano a prendersi cura di lei, giorno dopo giorno. La gente racconta che è così perché ha perso il suo amato, morto poco prima del loro matrimonio. Un giorno, per difendere Annalisa dalle avance di Dentedellabalena, principale fornitore di droga di suo fratello, Zazà accecato dalla rabbia lo accoltella. Finisce in galera e l’occasione del provino per le squadre di serie A sembra andare in fumo. Annalisa, in preda ai sensi di colpa, sparisce e comincia a precipitare in quel baratro cui sembra fatalmente destinata. Veleno rimane solo, come lo era al principio, ma non tutto è perduto.

I primi della lista (drammatico, di Roan Johnson, con Claudio Santamaria, Francesco Turbanti, Daniela Morozzi, Fabrizio Brandi, Sergio Pierattini): Questa è una storia vera, successa il 1 giugno 1970. Dopo le manifestazioni degli studenti e gli scioperi, l’Italia è a un bivio: da un lato ci sono ancora l’ingenuità e i sogni sinceri della stagione del ’68, dall’altra sta iniziando una lotta interna sempre più cruenta. A Pisa, nell’ambiente del movimento studentesco, arriva la notizia che sta per scattare un colpo di stato come quello dei colonnelli in Grecia del ’67. “Dormite fuori casa per tre, quattro notti. Se fanno il putsch vi vengono a prendere a casa uno per uno.” È questo l’ordine per tutti i ragazzi più esposti. Tra loro c’è anche Pino Masi, un cantautore che ha fondato da poco il Canzoniere Pisano e fa concerti davanti a migliaia di ragazzi. Ha scritto le canzoni di lotta più famose, dalla Ballata del Pinelli all’inno di Lotta Continua. Ma è anche una persona con un’infanzia difficile, istintivamente diffidente, e quella notizia lo agita molto. Quel giorno nella sua soffitta ci sono due liceali: Renzo Lulli e Fabio Gismondi. Hanno appena vent’anni e sognano di suonare con Pino Masi che per loro è un mito, un leader indiscusso. Quando li prende da parte e spiega loro che devono andare fuori città per evitare pericoli, accettano. “Prendiamo la macchina del Lulli e si va verso il confine. Se il golpe non c’è, s’è fatta una gita.” Se invece accade il peggio, andranno in esilio e da lì diventeranno degli Inti Illimani ante litteram: gireranno il mondo con le loro canzoni per fare luce sulle ingiustizie in Italia. Dopo aver trovato delle scuse con i genitori e bruciato le agende personali per non lasciare traccia, i tre si mettono in marcia verso il confine jugoslavo. Nella notte si fermano a fare benzina e, mentre prendono un caffè per rimanere svegli, vedono il bar riempirsi di soldati che scherzano fra di loro, con le mitragliette a tracolla: stanno andando verso Roma, all’alba saranno lì. I nostri tre non pensano che il giorno dopo è il 2 giugno e ci sarà la parata militare a Roma per la Festa della Repubblica. Pensano che il colpo di stato ormai è cosa certa. La A112 adesso corre verso il confine e la salvezza, mentre i tre hanno nel cuore la malinconia per quello che si stanno lasciando alle spalle e l’eccitazione per quello che li aspetta. Arrivati davanti al confine jugoslavo, si trovano di fronte la cortina di ferro: buio, fili spinati, perquisizioni alle macchine davanti. I tre decidono di ripiegare in Austria. Una volta lì, il poliziotto guarda perplesso il patentino del Gismondi e la denuncia di smarrimento del Masi. Va alla radio per capire se si può fare un permesso giornaliero. Mentre quello parla i nostri si convincono che li abbiano beccati, che abbiano capito che sono del movimento, che il doganiere stia chiedendo istruzioni da Roma, e così si lanciano con la macchina verso l’Austria e la salvezza. Il Masi e il Gismondi vengono arrestati dai poliziotti austriaci insieme ai carabinieri che li hanno seguiti armi in pugno oltre il confine. L’unico che riesce a scappare è Renzo Lulli. Proprio lui, il ragazzo di buona famiglia, con i capelli pettinati e la camicia pulita. Mentre corre verso la libertà, ricercato dalle polizie di due paesi e senza una casa dove tornare, si sente un eroe, un vero ribelle in fuga. Lo ritrova il Masi su una jeep degli austriaci: “tranquillo, ci danno l’asilo politico!”. Li portano tutti e tre in un carcere e qui iniziano ad affiorare i dubbi: perché ci hanno messo in cella e ci guardano perplessi quando parliamo di golpe? All’interrogatorio con l’Interpol tutto si fa chiaro: non c’è stato nessun colpo di stato, hanno fatto una cazzata. Una posizione giudiziaria non facile, i genitori incavolati, tutti a Pisa pronti a prenderli per il culo per anni. La loro strana amicizia viene messa alla prova. Quando li liberano, i tre si tolgono la soddisfazione di fare il loro primo e ultimo concerto davanti alle inferriate dell’istituto. Per un attimo sembrano guardare nel futuro: la loro storia personale e quella d’Italia non sarà facile, ma forse, adesso, sono pronti per affrontarla.

Sagràscia (drammatico, di Bonifacio Angius, con Giuseppe Mezzettieri, Stefano Deffenu, Francesca Niedda, Daniele Marrosu, Pietro Pittalis, Mark Romaguera, Domenico Montixi): In una Sardegna antica, perduta, di ninna nanne e filastrocche, dietro i profumi ed i colori di un’estate bruciata dal sole, Antoneddu, un bambino di dieci anni, cammina sulle strade ed i sentieri di un mondo magico, per raggiungere la chiesa del santo che gli ha “salvato la vita”, gli ha fatto “Sa Grascia”. Lungo il viaggio, personaggi dolci e bizzarri, buffi vagabondi intrappolati in una realtà confusa e contraddittoria, dove il bene e il male si mescolano in un’armonia malinconica e surreale. Un miracolo, un santo, una nonna che prega, un funerale, Antonio che cade per le scale, una biglia, una mela… dove arriva la realtà oppure il sogno? E’ lontana la chiesa di Sant’Antonio? E soprattutto, chi è che sta sognando?

Il Re Leone 3D (animazione, di Roger Allers, Rob Minkoff): la storia, rimasterezzata in 3D, di Simba, il leoncino figlio di Mufasa, destinato a regnare al posto del padre, nonostante le mire del perfido zio Oscar.