Panarea, recensione

La splendida e assolata Panarea diventa palcoscenico di amorazzi, flirt estivi e disavventure amorose sotto lo sguardo vigile del DJ Capitan Cook testimone/narratore di un’estate tipo nella modaiola isola delle Eolie.

Troveremo così una galleria di varia gioventù tra fotoromanzo rosa e rivista gossippara, due sorelle Claudia e Maria si contendono il piacione Enrico per gli amici Sandokan, il famigerato Pancrazio soprannominato Pisellone pur di stare vicino al suo primo e unico amore, l’amica d’infanzia Simona, si presta a far ingelosire l’ex-ragazzo di lei.

Poi ci sono il figlio di papà Giorgio, che si lascia traviare dal suo cameriere e organizza un festino nella casa paterna non appena il genitore si allontana per qualche giorno e la coppia di sciupafemmine professionisti Riccardo e Luca che si sfidano senza esclusione di colpi per conquistare Alessandra, la bellona di turno in vacanza che subirà una pressante corte dai due playboy d’assalto.

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I bruttissimi, Ragazzi della notte

la-locandina-di-ragazzi-della-notte-86670 (300 x 417)Oggi per i film da dimenticare o se preferite da evitare, vi segnaliamo l’ennesima prova dietro la macchina da presa dell’attore Jerry Calà, ex-ragazzo del Pony Express che recentemente ci ha piacevolmente sorpreso con il sequel Torno a vivere da solo, dopo la commediola gossippara Vita Smeralda e uno dei nostri Bruttissimi doc, il tremebondo Chicken Park, parodia a base di polli giganti preistorici (!!) del blockbuster  di Spielberg Jurassic Park, la cui visione regala i medesimi effetti collaterali di un dopo-sbornia.

Il film di cui ci occupiamo oggi è Ragazzi della notte, via di mezzo tra un mockumentary all’amatriciana, un servizio di Lucignolo e un film di Moccia, in cui Calà nei panni di se stesso racconta, attraverso lo sguardo di una fittizia troupe televisiva, le scorribande all’insegna della trasgressione da sabato sera di un gruppo di ragazzi.

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I bruttissimi: Panarea

11608Per oggi vi abbiamo riservato un bruttissimo malinconico, perchè Panarea è un triste addio alle armi di due grandi della cosiddetta commedia all’italiana, stiamo parlando di Castellano e Pipolo che negli anni ’80 tra alti e bassi ci hanno comunque regalato una serie di commedie divertenti e alcuni miei piccoli scult personali come Asso con adriano Celentano e Attila flagello di Dio con Diego Abatantuono.

Poi gli anni ’90, il fisiologico declino e la fase trash con perle come Mia moglie è una bestia e Ci hai rotto papà, segno indiscutibile di un declino che ha raggiunto il culmine con questa commediola vacanziera interpretata dalla peggio gioventù del cinema italiano, dove l’estetica e il filarino da gossip vincono sulla recitazione e la professionalità di un cinema e di un genere che tanto ha regalato agli spettatori nel corso di più di cinquant’anni.

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