Lo stravagante mondo di Greenberg, recensione in anteprima

Roger Greenberg (Ben Stiller) da New York approda in quel di Los Angeles con il suo bel carico di paranoie e un periodo passato in una clinica psichiatrica in seguito ad una forte depressione. Roger è un falegname, ex-musicista in una band che al college ha perso la grande occasione e che nel corso degli anni ha coltivato ben poche amicizie, su tutte l’unico che sembra essergli rimasto veramente amico è l’ex-compagno di college Ivan (Rhys Ifans), anche se in cuor suo serba ancora del  rancore verso Roger per quell’occasione che gli ha fatto perdere un contratto discografico che avrebbe potuto cambiargli la vita.

Roger tra antidepressivi e una serie di manie compulsive che vanno amplificandosi, approda in casa del fratello dopo che quest’ultimo è partito per una vancanza in Vietnam con famiglia al seguito ed ha lasciato a Roger il compito di costruire una cuccia per il cane di famiglia Mahler, che purtroppo si ammalerà improvvisamente diventando una grossa responsabilità per Roger, troppo fragile per accudire anche solo se stesso.

Ad aiutare Roger in questo difficile momento di transizione ci sarà Florence (Greta Gerwig), l’assistente del fratello che inaspettatamente si innamorerà delle sue mille bizzarie, dei suoi continui alti e bassi emotivi e finirà per essere l’unica a rimanergli vicino quando tutti si saranno allontanati Ivan compreso e l’unica con la quale Roger proverà ad essere almeno per una volta veramente se stesso.

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I Love You, Man: recensione

locandina []Peter (Paul Rudd) è un agente immobiliare innamoratissimo della sua fidanzata Zooey (Rashida Jones), lui è un tipo a modo, un fidanzato ideale e in perfetta sintonia con l’universo femminile. Quindi quando Peter sotto ad un cielo stellato con il romanticismo a quota mille chiederà la mano di Zooey, lei non potrà che commuoversi e regalargli un sognante si.

Il problema sorge quando Zooey chiede al futuro marito chi vorrebbe come testimone al matrimonio, lui ci pensa un pò su e si accorge che in tutti questi anni ha avuto solo amiche e fidanzate, nessun amico, insomma nessun migliore amico con cui guardare una partita, scolarsi qualche birra e confidarsi.

Cosi tutti, le amiche della sua ragazza, la sua famiglia e la stessa Zooey si mettono in moto per riuscire a trovare un amico ed un testimone al sempre più spaesato Peter, che si trova a sondare un mondo fatto di gesti codificati, battute e luoghi comuni di cui si accorge di non conoscere assolutamente nulla.

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Owen Wilson: una faccia da…commedia

Quell’aria malandrina accentuata da un naso da pugile, l’attore se lo è fratturato in un incidente in motocicletta, uniti ad uno sguardo tra il sornione e l’irriverente fanno di Owen Wilson proprio un tipo da comedy.

Owen Wilson nasce a Dallas (Texas-USA) il 18 Novembre 1968, padre operatore tv e madre fotografa, di indole ribelle fin da bambino è costretto a frequentare due scuole, dalla prima verrà espuslo mentre la seconda l’accoglierà e lo vedrà fortunatamente diplomarsi.

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I love you man: un amico è per sempre

Peter e Zooey stanno per convolare a nozze, tutto sembra andare per il meglio, ma Peter si accorge di non avere un amico tanto intimo e importante a cui poter chierdere di fargli da testimone. L’idea per risolvere il problema è semplice, uscire con qualche ragazzo e trovare qualcuno di affine ed adatto all’oneroso compito.

Alla fine Peter è fortunato ed incontra Sidney, con il quale lega subito, la loro amicizia si consolida in pochi giorni, ma il legame diventa così forte tra i due che comincia ad influenzare negativamente il rapporto con la futura sposa Zooey. Quando i nodi verranno al pettine Peter sarà costretto a scegliere tra al sua futura moglie ed il suo nuovo migliore amico.

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