Da Paul a Mars Attacks!: 10 alieni da commedia

Il prossimo 1° giugno approda nelle sale italiane la comedy-fantascientifica Paul (la nostra recensione in anteprima QUI) diretta dal Greg Mottola di Suxbad – Tre menti sopra il pelo e interpretata dalla coppia di attori inglesi Simon Pegg/Nick Frost che insieme hanno realizzato parodie di altissimo profilo, tra cui spicca il memorabile L’alba dei morti dementi spoof-movie che omaggiava il filone zombie applaudito anche dal maestro del genere George Romero.

Stavolta la tematica parodiata non è solo l’alien-movie classico vedi lo Starman di Capenter piuttosto che l’E.T. di Spielberg, ma l’immensa comunità di appassionati di ufologia e complottisti vari con omaggi a cult televisivi come X-Files, alla figura del nerd che ormai ha il suo spazio da protagonista sia sul piccolo schermo, vedi la serie Chuck che al cinema, citiamo per tutti gli hackers della serie Transformers.

Dopo il salto trovate la nostra speciale top 10 sugli alieni che nel corso di un trentennio hanno transitato sulla Terra e sul grande schermo in una divertente digressione comedy, dai memorabili Marziani di Burton alla sensuale e letale regina Kylothiana del franchise Men in Black.

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Che fine ha fatto Cary Guffey?

Chi non ricorda H725, si ci riferiamo proprio al nome del piccolo alieno interpretato da Cary Guffey nei classici family-movie Uno sceriffo extraterrestre… poco extra e molto terrestre (1979) e nel sequel Chissà perchè…capitano tutte a me (1980), entrambe pellicole con Bud Spencer protagonista.

Proprio di Guffey ci occuperemo quest’oggi e della sua fulminea carriera consumata nell’arco di un decennio tra piccolo e grande schermo e che lo vede debuttare quasi in fasce, Guffey aveva all’epoca quattro anni, nel cult fantascientifico di Steven Spielberg Incontri ravvicinati del Terzo Tipo (1977) in cui interpretava il figlio di Melinda Dillon.

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Paul, recensione in anteprima

Graeme Willy (Simon Pegg) e Clive Gollings (Nick Frost) sono due nerd inglesi in trasferta negli States in quel di San Diego per partecipare al Comic-Con, leggendaria convention meta ogni anno di vere e proprie orde di fanboys e appassionati di fumetti e decideranno di utilizzare proprio la convention come punto di partenza per un viaggio in camper che toccherà tutte le tappe più famose che ogni appassionato di ufologia sogna di visitare, culminando nel mezzo del deserto del Nevada dove si dice abbia sede la famigerata area 51, Santo Graal per ogni ufologo del pianeta.

I due amici non sanno che la loro gita oltreoceano sta per trasformarsi in una delle avventure piu folli e surreali che abbiano mai vissuto, visto che durante un tratto del loro viaggio incroceranno nientemeno che un alieno in carne ed ossa, proprio un omino grigio di quelli descritti in migliaia di fumetti, libri e documentari, ma la cosa piu strana e che Paul, questo è il soprannome del piccoletto, oltre ad essere sboccato e campione di ogni vizio è più umano di quel che ci si possa aspettare con tutti i pregi e i difetti del caso.

Paul racconterà a Graeme e Clive di essere fuggito da una base segreta dove. dopo anni di consulenza per il governo e divenuto ormai obsoleto e oltremodo scomodo,  stava per diventare materia di studi anatomici con tanto di autopsia che lo avrebbe visto  protagonista, naturalmente superato il terrore iniziale ai due britannici nerd non parrà vero di poter aiutare un alieno a tornare sul suo pianeta e nella missione di salvataggio i due coinvolgeranno anche la timida e religiosissima Ruth (Kristen Wiig) che si troverà nel bel mezzo di una caccia all’alieno con tanto di Men in Black sulle loro tracce e un padre armato e pericoloso con tutta l’intenzione di riportarla all’ovile.

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Chissà perchè…capitano tutte a me, recensione

Chissà perchè capitano tutte a me

Il mastondontico ex-sceriffo dal cuore d’oro Scott Hall (Bud Spencer) e il giovane alieno H-7-25 per gli amici Charlie (Cary Guffey), scampati dalle grinfie dell’esercito nel primo film, viaggiano di cittadina in cittadina onde evitare che qualcuno identifichi il ragazzo e costringa Hall a nuovi e repentini salvataggi in extremis.

Tutto sembra filare liscio, e le cose vanno così bene che quando la strana coppia raggiunge la cittadina di Monroe ormai preda di piccoli criminali, teppisti e vandali vari, Hall decide di riprendere la sua stella di sceriffo e dare una pulitina in giro a suon di ceffoni, e come si sa lo sceriffo Hall lo sa fare il suo lavoro e Monroe ben presto tornerà ad essere la cittadina tranquilla di un tempo, almeno in apparenza.

Purtroppo se l’esercito sembra non essere più la preoccupazione principale spunta un’altro pericolo all’orizzonte, H-7-25 mette in guardia lo sceriffo su una task-force di alieni invasori che si è stabilita sulla Terra con la ferma intenzione di invaderla, utilizzando poteri mentali che gli permettono di controllare gli esseri umani, e avanzati e pericolosi androidi. in principio lo sceriffo cercherà di tenersi alla larga dalle complicazioni, ma ben presto i guai, in questo caso alieni, troveranno lui e allora saranno botte da orbi.

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Uno sceriffo extraterrestre…poco extra e molto terrestre, recensione

Uno sceriffo extraterrestre, poco extra e molto terrestre

Nella cittadina americana di Newman nella boscosa Georgia c’è la singolare abitudine di vedere a destra e a manca dischi volanti, luci nel cielo e via  discorrendo, l’unico che sembra non aver nessuna intenzione di lanciarsi in questa corsa all’avvistamento UFO, sembra essere il nerboruto e scettico sceriffo della città (Bud Spencer) ben intenzionato a rimanere con i piedi per terra.

Ben presto però le solide convinzioni e lo scetticismo dello sceriffo verranno messe a dura prova, quando quest’ultimo si imbatterà in un ragazzino che sembra essersi smarrito, e che afferma di chiamarsi H-7-25 (Cary Guffey) e di aver mancato l’astronave con i genitori naturalmente extraterrestri, così dopo che il piccolo alieno avrà dato dimostrazione pratica dei suoi poteri tutt’altro che terrestri, anche lo sceriffo dovrà capitolare di fronte all’evidenza.

Il problema e che anche l’esercito è sulle tracce del ragazzino, e tenterà ripetutamente di rapirlo, a causa di un marchingegno che permette al ragazzino di manipolare spazio e tempo, toccherà naturalmente allo sceriffo liberare a suon di sberle H-7-25, e fare in modo che possa riunirsi ai suoi genitori.

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