Tu la conosci Claudia?, recensione

282220 []La bella e insodifatta Claudia (Paola Cortellesi) vive un disagio con il tran tran quotidiano e un menage coniugale con il marito Giovanni (Giovanni Storti) che non le dà più gli stimoli di una volta, ad aiutarla un pò di terapia e qualche nuova amicizia.

Ancora innamorata del sempre più sedentario marito Claudia finirà per essere coinvolta in una girandola di equivoci che la condurranno   inconsapevolmente nelle vite di Aldo (Aldo Baglio) e Giacomo (Giacomo Poretti), il primo esilarante e vitale tassista esperto in biografie di piazze e vie cittadine, sempre pronto alla conquista sentimentale, l’altro un novizio single ancora non pronto alla vita in solitaria e appena mollato dalla moglie con l’accusa di essere affetto da un’incurabile sindrome cronica da Peter Pan.

Dopo un prologo narrato dalla stessa Claudia intraprenderemo un viaggio che condurrà i nostri tre amici per caso a scoprire come la realtà, le coincidenze e il destino a volte complottino per cambiare il corso di una vita.

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Massimo Venier: tre comici e un regista

Massimo Venier nasce a Varese il 26 marzo 1967, gli esordi sono come autore di trasmissioni televisive, tra le collaborazioni più importanti c’è quella con la Gialappa’s band, un solidazio che lo vede realizzare dal 1990 al 1997 in veste d’autore la trasmissione cult Mai dire goal. In tv collaborerà anche la trasmissione Aldo, Giovanni e Giacomo show.

Con Aldo, giovanni e Giacomo realizzerà lo spettacolo teatrale Tel che el telun, e debutterà nel 1997 in veste di regista nell’esordio sul grande schermo del trio Tre uomini e una gamba. La collaborazione continua e si consolida l’anno dopo con Così è la vita e successivamente con Chiedimi se sno felice (2000), La leggenda di Al, John e Jack (2002) e Tu la conosci Claudia? (2004), di questi due ultimi film Venier collaborerà anche alla sceneggiatura.

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Recensione: Il cosmo sul comò

Dopo Tu la conosci Claudia? tornano a farsi sentire Aldo, Giovanni e Giacomo. Sembra sia passata una vita, ed eccoli di nuovo sui nostri grandi schermi con un film a episodi fatti per far ridere e illuminati dalla voce del grande maestro orientale Tsu’ Nam.

Si inizia proprio dai modi serafici del maestro, accompagnato dai suoi sgangherati discepoli; sono loro l’inizio e la fine, e la ricerca dell’illuminazione diventa ricerca di quello che volete voi: le risate, una critica non molto velata alla specie umana e a quella italiana in particolare.

Il primo dei tre episodi mi è sembrato forse il più debole, dando al film un inizio abbastanaza pacato; vediamo le tre famiglie dei nostri eroi, stereotipate quanto basta, che cercano (invano) di allontanarsi da una fastidiosa Milano d’agosto. Ovviamente per un motivo o per un altro non vi riuscianno, e le loro strade sono destinate grottescamente a incrociarsi.

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Aldo, Giovanni e Giacomo: tre uomini e un comò

Stabiliamo un fatto acclarato, i film di Aldo, Giovanni e Giacomo sono e rimangono l’unico antidoto comico ai cinepanettoni, antidoto che nel bene e nel male ci salva dalle farneticazioni coatto-sordiane dei vari De sica, Salvi e compagnia bella. Ammettiamo che i loro lavori cinematografici hanno negli anni evidenziato una deriva, ma comunque ne appaludiamo il coraggio nel cercare di distaccarsi dall’immagine macchiettistica e caricaturale tipica dei loro personaggi televisivi e dei loro corti teatrali. Detto questo, con il loro nuovo film presto nelle sale diamo una scorsa alla carriera di questo terzetto dalla comicità surreale e al contempo non astrusa, ma al contrario, vicina alla gente.

Cominciamo questa carrellata di successi ricordando che Aldo (Cataldo Baglio nato a Palermo,classe 1958) e Giovanni (Giovanni Storti, nato a Milano, classe 1957), solo nel 1991, dopo una gavetta durata dieci anni trascorsi tra cabaret e apparizioni televisive decidono di trasformarsi in un trio, inserendo un nuovo elemento, Giacomo (Giacomo Poretti, nato a Villa Cortese -VA-,classe 1956) con il quale il trio sviluppa quelle dinamiche comiche tipiche che li contraddistingueranno e che li porteranno ad un repentino e duraturo successo, che a tutt’oggi tra tv,cinema e teatro non accenna a scemare.

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