Enzo Cannavale è morto

E’ morto a Napoli, all’età di 82 anni, l’attore e caratterista di Castellammare di Stabia Enzo Cannavale.

L’attore, importante esponente del teatro e del cinema partenopeo, nella sua carriera ha lavorato in teatro con Eduardo De Filippo e Aldo Giuffrè, poi ha recitato dagli anni sessanta agli anni ottanta in numerose pellicole comiche e commedie (da Le quattro giornate di Napoli a Operazione San Gennaro, da Per Grazia ricevuta a Le vie del signore sono finite), collaborando con grandi nomi del cinema italiano come Nanny Loy, Dino Risi, Francesco Rosi, Bruno Corbucci, Alberto Lattuada, Pietro Germi, Salvatore Samperi, Luciano De Crescenzo, Massimo Troisi, Nino Manfredi e Lina Wertmüller.

Nel 1988 Cannavale vinse il Nastro d’Argento come migliore attore non protagonista in 32 dicembre di Luciano De Crescenzo per la sua interpretazione di Alfonso Caputo, e l’anno dopo festeggiò la vittoria del Premio Oscar come miglior film straniero di Nuovo cinema paradiso (lui interpretò Spaccafico).

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Un giorno della vita, recensione in anteprima

Basilicata 1964, un giornalista (Alessandro Haber) in cerca di qualche articolo di colore fa visita ad un ragazzino di nome Salvatore (Matteo Basso) rinchiuso in riformatorio per un furto, incuriosito dal fatto che la pena inflitta al giovane sia particolarmente pesante se paragonata agli altri occupanti della struttura minorile.

Superate le iniziali diffidenze Salvatore racconterà al giornalista della sua sconfinata passione per il cinema e dei suoi furtarelli in casa per pagarsi il biglietto delle proiezioni e con i suoi sue amici Alessio e Caterina, percorrere ogni volta un lungo tragitto in bici sfidando la calura estiva per assistere alle ultime avventure di Maciste o all’ultimo film di Mastroianni.

Questa sua passione però si scontra con il padre, iscritto al partito comunista e intento a far crescere troppo in fretta il figlio imponendogli una rigidità che verrà ripagata con un ingenuo quanto disastroso ennesimo furto di Salvatore, che se avrà solo lo scopo di acquistare un proiettore per guardare gli amatissimi film, innescherà invece una serie di eventi che lo condurranno in riformatorio.

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I 100 film essenziali secondo il Toronto Film Festival

Il Toronto Film Festival giunto alla sua trentacinquesima edizione che aprirà i battenti il prossimo 9 settembre, ha pensato bene di coinvolgere organizzatori e collaboratori nell’ardua impresa di stilare una classifica che in cento titoli dia l’idea di quali pellicole siano essenziali per ogni appassionato della Settima arte.

Ecco così stilata una classifica che subisce le influenze di un cinema ricercato  ed autorale, come peraltro è giusto che sia visto che chi ha redatto la classifica e selezionato i film organizza ogni anno un festival che per importanza e influenza è secondo solo a Cannes, e perchè parliamoci chiaro ogni classifica per quanti parametri generici si possano seguire non può prescindere dai gusti personali di chi la stila.

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