Piedone a Hong Kong, recensione

A Napoli il commissario Rizzo (Bud Spencer) si ritrova per le mani un potente boss della droga morto e un sospetto di omicidio a suo carico. L’accusa di omicidio non fermerà di certo Rizzo che comincerà ad indagare partendo da un mafioso arrivato da poco in città, tale Frank Barella (Al Lettieri), che gli fornirà importanti indizi che lo porteranno ad ipotizzare la presenza di una talpa nella polizia che in qualche modo faciliterebbe il traffico di stupefacenti in città. Per smascherare il poliziotto corrotto è necessario un viaggio ad Hong Kong, dove con l’aiuto del fidato brigadiere Caputo (Enzo Cannavale) e di un ragazzino del posto Rizzo arriverà a suon di scazzottate fino alla cima dell’organizzazione malavitosa, scoprendo non solo chi è la talpa, ma anche che Barella non è chi dice di essere.

Leggi il resto

Enzo Cannavale è morto

E’ morto a Napoli, all’età di 82 anni, l’attore e caratterista di Castellammare di Stabia Enzo Cannavale.

L’attore, importante esponente del teatro e del cinema partenopeo, nella sua carriera ha lavorato in teatro con Eduardo De Filippo e Aldo Giuffrè, poi ha recitato dagli anni sessanta agli anni ottanta in numerose pellicole comiche e commedie (da Le quattro giornate di Napoli a Operazione San Gennaro, da Per Grazia ricevuta a Le vie del signore sono finite), collaborando con grandi nomi del cinema italiano come Nanny Loy, Dino Risi, Francesco Rosi, Bruno Corbucci, Alberto Lattuada, Pietro Germi, Salvatore Samperi, Luciano De Crescenzo, Massimo Troisi, Nino Manfredi e Lina Wertmüller.

Nel 1988 Cannavale vinse il Nastro d’Argento come migliore attore non protagonista in 32 dicembre di Luciano De Crescenzo per la sua interpretazione di Alfonso Caputo, e l’anno dopo festeggiò la vittoria del Premio Oscar come miglior film straniero di Nuovo cinema paradiso (lui interpretò Spaccafico).

Leggi il resto

Il ragazzo di campagna, recensione

Artemio (Renato Pozzetto) è il tipico ragazzotto di campagna tutto casa e lavoro, ma la sua vita comincia a stargli tremendamente stretta, stufo di sentirsi isolato dal mondo entro i confini di un paesotto composto da una manciata di anime quasi tutte ormai rassegnate ad un’incipiente senilità, accudito dalla iper-protettiva madre e corteggiato da una delle poche ragazze del luogo che Artemio però non ricambia.

Sarà il giorno del suo quarantesimo compleanno ad aprirgli gli occhi, quarant’anni trascorsi senza conoscere nulla del mondo esterno, della città che a qualche chilometro da lui è nel frattempo cresciuta a dismisura modernizzandosi, mentre il tempo per lui è rimasto inesorabilmente fermo.

Così preso qualche effetto personale Artemio approda nella tentacolare Milano dove si scontrerà con tutti i problemi di una grande metropoli come trovare un lavoro ed evitare quotidianamente che qualcuno si approfitti della sua buona fede, ma quando le cose sembreranno ormai senza speranza, Artemio incontrerà la bella Angela (Donna Osterbuhr).

Leggi il resto

Categorie Senza categoria

B-cult, Piedone lo sbirro

Piedone.lo.sbirro.(1973).33

Oggi per i B-cult ci occupiamo di Bud Spencer in una delle sue fortunate incursioni sul grande schermo in solitaria, anche stavolta con un tale successo da figliare tre sequel, e una parodia.

Come avrete intuito stiamo parlando di Piedone lo sbirro di Steno, primo di una serie di film che in qualche modo anticiperanno il filone comedy-poliziesco dell’accoppiata Bruno Corbucci/Tomas Milian, inaugurata tre anni dopo il Piedone di Steno con Squadra antiscippo (1976).

Leggi il resto

Operazione San Gennaro, recensione

san gennaro []Un terzetto di criminali americani sbarca a Napoli con la ferma intenzione di fare il colpo grosso, non conoscendo bene il posto decidono di servirsi di un consulente locale, il leggendario Don Vincenzo (Totò) conosciuto nell’ambiente come Il fenomeno.

Purtroppo il fenomeno in questione è finito dietro le sbarre dove sinceramente non se la passa affatto male e grazie alla sua fama è considerato una celebrità tra i detenuti. Don Vincenzo impossibilitato ad aiutare fisicamente la banda degli  americani gli consigla di rivolgersi al collega Dudù (Nino Manfredi) capo di una scalcinata banda di ladruncoli.

Dudù saputo che il colpo in questione riguarda il tesoro miliardario di San Gennaro è titubante nell’accettare, poi un pò alcuni segni divini interpretati ad arte, un pò l’intenzione una volta fatto il colpo di tenersi tutto il malloppo e devolverne metà ai poveri di Napoli, gli permettono di quietare la coscienza e accettare il lavoro.

Leggi il resto

Categorie Senza categoria