Dino De Laurentiis è morto

Dino De Laurentiis, produttore cinematografico italiano tra i più famosi nel mondo, è morto a Los Angeles a novantuno anni. La notizia è stata data all’Adnkronos dal nipote Aurelio De Laurentiis, che ha comunicato che il decesso è avvenuto per cause naturali.

Agostino De Laurentiis, nato a Torre Annunziata l’8 agosto del 1919, nella sua carriera ha prodotto alcuni tra i film più celebri del cinema italiano come Riso Amaro (di Giuseppe De Santis), Napoli Milionaria (di Eduardo De Filippo), Dov’è la libertà (di Roberto Rossellini), Miseria e nobiltà (di Mario Mattoli), La grande Guerra (di Mario Monicelli), Totò a colori (1952, primo film italiano a colori), La strada, Le notti di Cabiria (entrambi i film diretti da Federico Fellini, entrambi premi Oscar per il miglior film straniero).

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La regola del sospetto, recensione

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James Clayton (Colin Farrell) è un brillante studente d’informatica in procinto di intraprendere una luminosa carriera, la sua abilità con la tecnologia non passa inosservata, e fa si che la CIA lo ritenga papabile per un posto nell’Agenzia, così una sera mentre Clayton è al lavoro in un bar viene avvicinato da Walter Burke (Al Pacino) agente reclutatore e veterano dell’Agenzia.

Naturalmente Clayton in principio non è molto incline in primis a credere a Burke e alla sua identità, e poi ad entrare in un mondo che non conosce e che per quanto possa affascinarlo non ha certo una gran fama. Burke però sa il fatti suo, il suo lavoro consiste proprio nel saper coinvolgere giovani come Clayton, e così il ragazzo si ritrova in men che non si dica nella Fattoria, segretissimo centro di addestramento per reclute e futuri agenti operativi.

L’addestramento dopo un promettente inizio però non senbra andare a buon fine,Clayton cade su uno dei test più importanti e la sua avventura nell’Agenzia finisce prima del tempo. Almeno in apparenza, perchè una volta fuori il ragazzo  con sua grande sorpresa si trova contattato da Burke per una missione di sorveglianza sotto copertura all’interno di un centro dati. Sembra che una dipendente, Layla Moore (Bridget Moynahan), una ragazza che Clayton ha conosciuto alla Fattoria venda al miglior offerente informazioni top secret. La missione sarà contattarla ed infiltrarsi nel centro, onde scoprire come Lyla trafuga e porta all’esterno le informazioni riservate.

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Dante’s Peak-La furia della montagna recensione

5ce7738014cdc791d3d7ca3e7eb56524 []Nella cittadina di Dante’s Peak la vita scorre tranquilla sotto lo sguardo vigile del Sindaco Rachel Wando (Linda Hamilton), la peculiarità di questa cittadina montana non è solo il nome, ma la montagna che la sovrasta e che in realtà è un vulcano attivo in fase dormiente.

Quando il vulcanologo Harry Dalton (Pierce Brosnan), la sua equipe e la loro attrezzatura all’avanguardia arriveranno in città, si avvertiranno i primi sintomi di un prossimo risveglio del gigantesco vulcano, purtroppo alcuni precedenti di Dalton ne mineranno la credibilità, e il suo grido d’allarme rimarrà inascoltato.

Ad ascoltare il bel vulconologo vedovo ci penserà il Sindaco single Rachel, tra i due il feeling è immediato, così saranno loro due a scoprire le prime avvisaglie, nonchè le prime vittime collaterali, purtroppo l’approssimarsi della stagione turistica sarà motivo plausibile per il consiglio cittadino per perdere tempo prezioso.

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I De Laurentiis, una dinasty tra passato e futuro

Se il cinema come spettacolo supera i 110 anni, la dinastia De Laurentiis viaggia ormai verso i 70, a partire dalle prime apparizioni sullo schermo dell’allievo-attore del Centro Sperimentale di Cinematografia, Agostino, classe 1919, divenuto in seguito il producer Dino, che gli americani hanno battezzato con il nome di “the Legend“.

Di poco posteriore, nell’immediato secondo dopoguerra, la discesa in campo del fratello maggiore Luigi (1917-1992), validissima spalla da subito e poi realizzatore in proprio; e l’organico familiare è completato ben presto dal fratello minore, Alfredo (1924-1981), apprezzato organizzatore generale.

Finché spunta Aurelio, figlio di Luigi; e mentre a Hollywood opera da tempo come attiva produttrice Raffaella, figlia di Dino, a Roma è già al lavoro un Luigi nipote, figlio di Aurelio, che nei voti del clan continuerà la tradizione.

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