Stesso ruolo, attori diversi II Parte

Continua il nostro viaggio nel crossover tra serie TV e cinema, con un focus sulle trasposizioni sul grande schermo e sugli stessi personaggi interpretati da attori diversi nel corso degli anni.

È meglio il vecchio o è meglio il nuovo? Un’eterna lotta che non sempre vede vincere la novità.

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Bloopers di Agente Smart-Casino Totale

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Oggi ci occupiamo di una parodia televisiva delle classiche spy-story alla James Bond, rivisitata ed aggiornata per il grande schermo nel divertente Agente Smart- Casino totale con protagonista un irresistibile Steve Carell, ormai star comedy consolidata nella duplice veste da grande e piccolo schermo, magistrale il suo Michael Scott nella versione americana del serial britannico The Office, ruolo che gli è valso ad oggi ben quattro nomination agli Emmy.

Questo riuscito remake si ispira ad una famosissima serie tv anni ’60 Get Smart ideata da Mel Brooks, con all’attivo cinque stagioni (1965-1970), 138 episodi e due lungometraggi. Protagonista della serie originale l’ imbranatissimo agente segreto Maxwell Smart alias Agente 86 (Don Adams), alle prese in ogni episodio con le attività dell’organizzazione criminale KAOS, attività che Smart, pardon l’Agente 86 sventerà con escamotage e soluzioni sempre più improbabili e spassose, sfiorando ad ogni occasione la catastrofe.

Dopo il salto Bloopers del remake cinematografico con tutti gli errori sul set e qualche spassoso dietro le quinte, in cui Carell sfoggia la dose di follia che lo ha reso tanto famoso quanto famigerato. Buon divertimento

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I bruttissimi, The Avengers-Agenti Speciali

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Oggi per I bruttissimi vi segnaliamo The Avengers-Agenti Speciali, uno dei remake meno riusciti di sempre per quanto riguarda le serie tv trasposte su grande schermo, il tentativo per quanto ammirabile è inesorabilmente naufragato, infatti il film di Jeremiah Chechick, regista tra l’altro dell’ottimo Diabolique, mostra tutti i limiti di un serial tanto intrigante, quanto anacronistico e impermeabile a qualsivoglia tentativo di aggiornamento.

L’operazione vede ricollocare i due personaggi principali, gli agenti segreti Emma Peel e John Steed, nella medesima location della serie originale, una credibile Londra anni’60, per poi arenarsi inevitabilmente nel tentativo di rendere digeribili ad un nuovo pubblico elementi retrò tipici della serie mantenendone intatti il tocco british e lo humour, sfoggiando due fascinosi protagonisti, Uma Thurman e Ralph Fiennes, in evidente difficoltà e ben poco credibili, la Thurman resiste stoica nella sua tutina fetish a dialoghi imbarazzanti, mentre il partner sguardo vitreo e bombetta d’ordinanza, sciorina una performance monocorde da dimenticare.

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