Signore e signori, questa sera in tv c’è Django. Ma non il Django contemporaneo di Quentin Tarantino, parliamo del Django originale, quello diretto da Sergio Corbucci ed interpretato da Franco Nero.

Signore e signori, questa sera in tv c’è Django. Ma non il Django contemporaneo di Quentin Tarantino, parliamo del Django originale, quello diretto da Sergio Corbucci ed interpretato da Franco Nero.

Un sabato davvero eccezionale. Numerosi film in tv, per godere del buon cinea tra vecchi classici e nuove pellicole. Una serata di alto gradimento quando siamo giunti nel mezzo del week-end.

Dal “Django” di Sergio Corbucci a “La seconda notte di nozze” con Antonio Albanese, passando per “La versione di Barney“, fortunatissimi film dello scorso anno. Si preannuncia un inizio settimana molto interessante in fatto di film in prima serata.

Ieri si è spento a Roma all’età di ottantatrè anni il regista e sceneggiatore Piero Vivarelli, un veterano dei cosiddetti B-movies, filone che vede tra i suoi grandi estimatori Quentin Tarantino che in questi giorni ha presentato al Festival di Venezia un omaggio agli spaghetti-western di Sergio Corbucci e al suo Django, pellicola che vedeva proprio Vivarelli in veste di sceneggiatore e che a Vivarelli deve il titolo ispiratogli dal jazzista Django Reinhard.
Vivarelli si è imposto nel panorama del cinema di genere con i primi musicarelli che lo vedono debuttare nel 1960 con Sanremo la grande sfida e collaborare in seguito con molte giovani star della canzone italiana, vedi Mina con cui girerà Io bacio…tu baci, Adriano Celentano per il quale in veste di autore scriverà hit di grande successo come Il tuo bacio è come un Rock e 24.000 baci e ancora come regista dirigendo Rita Pavone nella commedia Rita, la figlia americana.