B-cult, Black Sheep-Pecore assassine

Oggi per i B-movies da riscoprire vi proponiamo Black Sheep-Pecore assassine, recente horror-comedy che si pone in evidenza per originalità e anarchica ironia in quanto prima ed unica ad avere come protagoniste delle pecore mutagene assetate di sangue.

Intrigante e a dir poco spassosa l’idea di un gregge di pecore mannare che infestano la bucolica Nuova Zelanda mutate in letali macchine di morte belanti da un ambizioso  allevatore, a farne le spese oltre al circostante contado anche il fratello del novello Dr. Frankenstein che di ritorno alla fattoria di famiglia vedrà trasformata in agghiacciante realtà la sua fobia per gli ovini.

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Hatchet, recensione

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Louisiana, downtown di New Orleans nel bel mezzo dei festeggiamenti per il carnevale, Ben, Marcus e alcuni amici hanno deciso di darsi alla pazza gioia, ma Ben appena mollato dalla sua fidanzata non sembra in vena e abbandona il gruppo, con l’intenzione di partecipare ad un tour notturno che esplora i luoghi più misteriosi ed inquietanti della vicina palude.

Marcus controvoglia decide di non lasciare l’amico da solo ad autocommiserarsi e si unisce a lui, così dopo aver ricevuto indicazioni da uno strano tipo trovano un piccolo negozio dove si uniranno ad altri sei turisti, una bella e taciturna ragazza, una coppia di attempati coniugi in vacanza ed un sedicente regista di film hard con videocamera e coppia di porno-attrici al seguito.

Il gruppo guidato da Shawn, che sembra aver ben poca dimistichezza con il mestiere di guida turistica, raggiunge in bus la palude per poi calata la notte salire sull’imbarcazione che comincerà il suo giro ignorando i divieti che hanno reso quel tratto di palude non transitabile.

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District 9, recensione

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In Africa negli anni settanta un’astronave fa la sua comparsa sui cieli della città sudafricana di Johannesbourg, il governo non conoscendone le intenzioni e dopo vani tentivi di comunicazione manda al suo interno una squadra di soldati scoprendo alcuni alieni insettoidi all’apparenza inermi, denutriti e in condizioni igieniche estreme.

Gli alieni vengono sbarcati e sistemati in un campo profughi che nel corso degli anni, visto il loro elevato numero e la proliferazione diventa un immenso ghetto dove gli alieni vivono praticamente segregati senza alcuna possibilità di integrazione.

Nel frattempo una multinazionale è interessata alle armi che sono state trovate sull’astronave e studiandole per riprodurne i devastanti effetti si accorge che solo il DNA degli alieni è capace di attivarle, cosi cominciano terrificanti esperimenti in laboratori-mattatoi per creare un DNA ibrido, esperimenti che si rivelano dei clamorosi fallimenti.

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I bruttissimi: The Vanguard

thevanguard2008dvdripxvid2Oggi ci occupiamo di un prodotto direct-to-video in questi giorni sugli scaffali delle nostre videoteche, The Vanguard, horror ispirato al recente 28 giorni dopo e relativo sequel e a tutto il  filone post-apocalittico più in generale.

Dopo un incipit che ci racconta la terra devastata da un virus e popolata da esseri umani mostruosi e selvaggi ecco arrivare l’eroe di turno, un barbuto guerriero con lancia e ascia perfettamente addestrato, che risulta l’unico sopravvissuto al contagio e quindi possibile veicolo di guarigione e antidoto al virus.

Dopo l’intrigante prologo ed una aria casereccia alla Bad taste, torniamo coi piedi per terra e piombiamo immediatamente nella noia più totale, tra continui scontri del protagonista con gli zombie/infetti e un’interminabile serie di dialoghi pomposi e ridondanti.

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Sospesi nel tempo: Peter Jackson e l’esordio Hollywoodiano

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Per l’odierna rubrica horror vogliamo parlarvi della comedy-horror Sospesi nel tempo (The Frighteners), che rappresenta il primo approccio del regista Peter Jackson ai canoni hollywoodiani, dopo l’anarcoide provocazione splatter di Bad Taste e prima della cupa ed epica trilogia dell’anello.

Jackson prende i canoni estetici e politically correct di Hollywood e ci gioca con astuzia ed arguzia, non rompendo mai il giocattolo nuovo, ma non risparmiandolo da forzose incursioni orrorifiche e humour da rigor mortis.

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