Ci vuole coraggio per superare i pregiudizi. E’ necessario in tutte le epoche. Ed è cosa antica e scontata, può far scoprire storie incredibili. Sono necessarie la fiducia, la curiosità, la voglia di guardare un po’ più in là.

Ci vuole coraggio per superare i pregiudizi. E’ necessario in tutte le epoche. Ed è cosa antica e scontata, può far scoprire storie incredibili. Sono necessarie la fiducia, la curiosità, la voglia di guardare un po’ più in là.

Era il 7 aprile 1966. Nel leggendario Cinema Barberini di Roma veniva proiettato per la prima volta L’armata Brancaleone, un film che diventò presto un classico. La firma era di Mario Monicelli, il regista di I soliti ignoti, La grande guerra e Amici miei.

La dimostrazione che, nella vita (reale e non) c’è sempre una prima volta. A tutte le età. Così, anche un attore navigato e pluristellato, può recitare nel suo primo vero ruolo di “cattivo”, insensibile e ultraviolento, solo dopo aver superato i sessant’anni. Solo dopo aver sconfitto i cattivi veri, come De Niro nel ruolo di Al Capone, per intenderci.

Capelli neri, stazza pari un metro e novanta di altezza, sorriso da ‘buono’. Gentile e capace di ammaliare gli spettatori da un secolo.

I luoghi da segnare sulla cartina geografica sono Los Angeles, il Brasile, Londra, Abu Dhabi, Cleveland. Fast & Furious 8 si prepara a fare visita a un bel po’ di location diversi che fungeranno da ambientazioni del film. Curiosamente, tra luoghi esotici e suggestivi, i primi ciak del nuovo capitolo della saga automobilistica verranno battuti proprio a Cleveland, ultima gig prescelta.

Senza dubbio si tratta dell’autore simbolo della surf music californiana dei primi anni Sessanta. Eppure nascondeva un forte paradosso: non ha mai cavalcato le onde del Pacifico. Il motivo? Aveva paura.

Una ‘presenza’ che valorizza ulteriormente una delle saghe più belle di sempre, giunta al suo quinto episodio. L’ex Beatle Paul McCartney reciterà in Pirates of the Caribbean: Dead Men Tell No Tales, il nuovo film dedicato alle avventure di Jack Sparrow.

Prima o poi doveva accadere, e a bruciare tutti sul tempo è una pellicola indipendente italiana in uscita giovedì 31 marzo: arriva il primo selfie-movie, il primo film realizzato col passatempo preferito dalle nuove e vecchie generazioni, dai turisti e purtroppo spesso anche dagli automobilisti: quello che un tempo veniva chiamato autoscatto e che ora viene definito con un inflazionato termine inglese.

Mancano ormai pochissime ore all’uscita nelle sale di “Batman vs Superman, Dawn of Justice“, la pellicola di Zach Snyder che narra la sfida tra l’uomo pipistrello, interpretato per la prima volta da Ben Affleck, e l’invincibile supereroe cryptoniano, ancora con il volto di Henry Cavill.

Durante gli ultimi quindici anni il cinema del reale si è rivelato un fiume in piena di novità, creatività, versatilità. Si sono abbattuti i recinti tra fiction e non, i documentari sono entrati in concorso ai festival di tutto il mondo e li hanno vinti.

Potremmo paragonarlo, per obiettivo e tematiche, al film premio Oscar Spotlight, perché anche qui c’è una verità scomoda che non può più restare nascosta: in entrambe le pellicole troviamo un gruppo di giornalisti che caparbiamente lavora per verificarla e dimostrarla e alcuni poteri forti che fanno di tutto per evitare che questa storia venga fuori.

Si parla sempre della ‘creatura virtuale’ creata da Mark Zuckerberg. Un social, quello della ‘F’ blu, che ha conquistato tutti. Guardando Friend Request ci sono pochi dubbi: i rischi di Facebook non sono solo quelli di una dipendenza da social network.

Sono passati 40 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini, intellettuale, artista e uomo che con le sue debolezze e le sue dolcezze, manca all’Italia. Sarà in sala a partire dal 24 marzo il film di David Grieco La Macchinazione. Film che riguarda gli ultimi mesi della vita del Nostro. Film che tratta la sua morte, riconducendola al suo lavoro di scrittore, all’inchiesta che stava portando avanti sui poteri forti che sarebbero stati dietro alla serie di stragi italiane.

L’attesa è stata lunga ma finalmente è quasi finita: arriverà nelle sale italiane il prossimo 7 aprile, distribuito da 01 Distribution, Veloce come il vento. Il film diretto dal regista Matteo Rovere è interpretato da Stefano Accorsi e Matilda De Angelis.
