La leggenda del cacciatore di vampiri, recensione in anteprima

Abraham Lincoln (Benjamin Walker) ancora bambino perde sua madre a seguito di quello che sembra a prima vista un qualche sorta di avvelenamento. In realtà il responsabile della morte della donna è un vampiro, una creatura della notte che si cela nei panni di un proprietario di piantagioni locale, tale Jack Barts (Marton Csokas), un uomo per cui lavoravano entrambi i genitori di Lincoln.

Nove anni più tardi, Lincoln decide di affrontare e vendicarsi di Barts, ma lo scontro è impari e solo l’intervento di Henry Sturgess (Dominic Cooper), un cacciatore di vampiri, salva Lincoln da morte certa. Sturgess svela a Lincoln un intero mondo nascosto spiegandogli che i vampiri sono una realtà e si offre di insegnare al ragazzo come rintracciare, combattere ed uccidere queste mostruose creature sovrannaturali. Lincoln bramoso di vendicare la madre accetta che Sturgess diventi il suo mentore.

Durante il suo lungo addestramento che coprirà circa un decennio Sturgess istruirà Lincoln svelandogli l’esistenza di un vampiro originario (Rufus Sewell) e mostrandogli come uccidere questi mostruosi parassiti che hanno diversi punti deboli, uno dei quali è una letale avversione per l’argento.

Ora Lincoln è pronto ad affrontare il suo destino, ma sulla strada che lo porterà a diventare il sedicesimo Presidente degli Stati Uniti ci saranno un’orda di mostri da abbattere, sorprendenti misteri da svelare, una vendetta da portare a termine e un amore che ne segnerà per sempre l’esistenza.

Il produttore e regista russo Timur Bekmambetov, a quattro anni dal rutilante Wanted, torna all’action confenzionando un intrigante mash-up che miscela, forse con troppa nonchalance, storia americana, horror e vampiri portando su schermo, con il supporto produttivo di Tim Burton, il libro Abraham Lincoln: Vampire Hunter di Seth Grahame-Smith, quest’ultimo già autore di Orgoglio, Pregiudizio e Zombie.

La leggenda del cacciatore di vampiri è il tipico film che divertirà chi cerca un action-horror senza pretese e dall’ambientazione alternativa ed irriterà invece chi ancora considera l’estetica da videoclip come qualcosa di deleterio per un film, chi non ha apprezzato Wanted e denigrato il soittovalutato Sucker Punch è avvertito.

Intanto mettiamo subito in guardia chi pensa che la parte storica del film abbia un suo peso nel film, in realtà serve a creare esclusivamente una fascinosa ambientazione come lo era quella di Van Helsing e nulla più, l’idea che un Presidente americano in gioventù abbia decapitato vampiri in stile Buffy e cercato vendetta come il Blade di Wesley Snipes ha di per se un valore aggiunto in fatto di appeal, che invece si arrivi a pretendere qualcosa di diverso da puro intrattenimento e azione da videogame in un film che ha per protagonista un ammazzavampiri e per regista Bekmambetov suonerebbe pretenzioso e oltremodo fuori luogo.

Certamente un 3D per nulla scontato e a tratti sorprendente e un credibile e talentuoso protagonista, non sopperiscono in toto ad alcune evidenti lacune come uno script che manca d’ironia, prendersi troppo sul serio nel filone vampiresco può rivelarsi un’arma a doppio taglio a meno che dietro la macchina da presa non ci sia John Carpenter.

La leggenda del cacciatore di vampiri non riflette in toto l’originalità che prometteva su carta, ma come accade ad ogni adattamento proveniente da Hollywood si paga come in questo caso il prezzo inevitabile di una preventiva strategia di marketing, tutta puntata a portare in sala un pubblico giovane, quindi 3D ludico, azione da videogame. estetica da Mtv, truculenza ed effettacci in stile Saw, sono tutti ingredienti indispensabili per un popcorn-movie come la Leggenda del cacciatore di vampiri è nella sua interezza, un ulteriore avvertimento per chi arrivasse in sala pretendendo altro da quello che si propone esclusivamente come un divertente giro sulle montagne russe.

Nelle sale a partire dal 20 luglio 2012

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Note di produzione: Nel cast figurano anche Mary Elizabeth Winstead ed Anthony Mackie; il film girato in Louisiana ha fruito di un 3D nativo e di un budget di 69 milioni di dollari; il libro da cui è tratta la sceneggiatura è uscito in Italia con il titolo La leggenda del caccatore di vampiri. Il diario segreto del Presidente (Editrice Nord); la pellicola ha fruito di una proiezione speciale per le truppe schierate in Medio Oriente alla presenza del cast, il film è stato proiettato per oltre 1800 marinai a bordo della portaerei della Marina USS Abraham Lincoln attualmente di stanza in Medio Oriente.

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