Battleship, recensione in anteprima

Nel 2005 la scoperta di un pianeta che potrebbe teoricamente ospitare la vita, porta la NASA a creare un progetto che tenti un contatto con potenziali forme di vita aliena. Nel frattempo facciamo la conoscenza dell’irrequieto Alex Hopper (Taylor Kitsch) che oltre ad avere grossi problemi di disciplina ha deciso di sposare Samantha (Brooklyn Decker), la figlia dell’Ammiraglio Shane (Liam Neeson) e di far dannare il fratello maggiore Stone Hopper (Alexander Skarsgård) che lo trascina alle esercitazioni annuali della Marina che si tengono alle Hawaii. Alex che dovrebbe cogliere l’occasione per chiedere la mano di Samantha finisce invece per mettersi nei guai rischiando di venire espulso, ma il destino ha in serbo per tutti, Alex compreso un’epica prova di coraggio che contrapporrà le forze navali terrestri ad una truppa di alieni in avanscoperta che hanno captato il famoso segnale inviato dalla NASA, ma quelli che hanno risposto purtroppo sono una razza aliena bellicosa che punta a conquistare e depredare il nostro pianeta.

Arriva nelle sale Battleship dopo aver sollevato non poche perplessità all’annuncio della sua messa in cantiere vista l’ispirazione, ben poco creativa proveniente dal celebre gioco della Battaglia navale, adattato in seguito dalla Hasbro nel gioco da tavolo Affonda la flotta.

Fortuna ha voluto che alla regia ci fosse l’attore e regista Peter Berg che nello spettacolare e ironico Hancock aveva mostrato una certa dimisichezza nel maneggiare l’immaginario supereroistico e alcuni degli effetti visivi piu realistici mai visti su schermo.

Battleship è un testosteronico frullatone action che spara decibel a profusione e sfoggia effetti visivi di altissimo profilo, tra i piu belli e coinvolgenti visti negli ultimi dieci anni, dietro ci sono gli esperti della Industrial Light & Magic.

Berg sembra una sorta di entusiasta emulo di Michael Bay e nel suo film ci mette di tutto e di più: nell’incipit abbiamo Trappola in alto mare con Steven Seagal più il Top Gun di Ridley Scott, nella seconda un mix di Independence Day, TransformersArmageddon a cui si aggiungono cattivissimi alieni che indossano armature che sembrano uscite dritte dritte da una partita di Halo, senza dimenticare nella parte centrale una vera e propria sessione di Battaglia navale tanto per ricordarci la fonte d’ispirazione dell’intera operazione.

Il punto di forza di Battleship è il rutilante formato popcorn-movie, ma soprattutto l’ironia che fa capolino anche nelle situazioni più catastrofiche, Berg confeziona un sentito omaggio al cinema fracassone e divertente di Bay con tanto di ostentato patriottismo, mentre il punto debole dell’intera operazione è nel cast che pecca in carisma, tutti bravi ma poco incisivi, neanche il veterano Liam Neeson può metterci una pezza visto che è relegato ad un mero ruolo di supporto.

In conclusione siamo di fronte ad oltre due ore di intrattenimento duro e puro, del tipo che farà inorridire i pacifisti ad oltranza, chi pensa che quello di Michael Bay non sia cinema e tutti quelli che nel 2012 continuano ancora a parlare di americanate. Per tutti gli altri il divertimento è assicurato basta solo rilassarsi e godersi lo spettacolo.

Nelle sale a partire dal 13 aprile

Note di produzione: nel cast figurano anche la cantante Rihanna al suo debutto su grande schermo e l’attore giapponese Tadanobu Asano. Al film hanno partecipato diversi veterani della Marina statunitense. Il film ha fruito di un budget di 200 milioni dollari.