Cinepanettoni: I migliori 10

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Diciamolo il cinepanettone per antonomasia ha le fattezze e la rodata vis comica della coppia Massimo Boldi e Christian De Sica, cinepanettone è un termine coniato appositamente per le pellicole che ogni anno puntualmente il duo sforna e in questi ultimi anni la porzione da menù fisso si è raddoppiata visto il divorzio artistico della lucrosa coppia di comici.

Certo non si può negare che il termine è poi stato ampliato anche ai film che hanno una pianificata distribuzione natalizia, che negli anni hanno visto accodarsi anche Leonardo Pieraccioni che ha subito adottato la ricetta vincente della ripetizione ad oltranza di personaggi e situazioni accentuando il lato romance dell’operazione e il trio Aldo, Giovanni e Giacomo che prima dell’ultimo cinepanettone dal sapore televisivo, Il cosmo sul comò, davano un minimo di alternativa nell’ambito dellla commedia made in Italy da festività.

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Gabriel Garko: il bel tenebroso da fiction

Un personaggio particolare questo Gabriel Garko, la sua indubbia fisicità ed un talento non ancora sfruttato lo costringono a rimanere ancorato ad un certo stile da fiction e ad una recitazione di chiara impostazione televisiva, nonostante alcune sue interpretazioni, come il malato terminale de Le fate ignoranti, facciano trapelare un certo potenziale, l’attore è ancora ingabbiato in un certo machismo da soap ed un’impostazione che ne minano spontaneità ed espressione, lo vorremmo vedere in altri e più impegnativi  ruoli che ne mostrino il talento e non solo l’indubbia avvenenza.

My life:

Dario Oliviero alias Gabriel Garko nasce a Torino il 12 luglio 1974, cresciuto a Settimo Torinese, muove i primi passi nello spettacolo come modello ed aggiudicandosi il titolo di Mister Italia, poi una lunga esperienza nel mondo dei fotoromanzi, ed una relazione con l’attrice Eva Grimaldi.

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Vittorio, Manuel e Christian De Sica: la passione si chiama cinema

Spesso e volentieri il Cinemaniaco si occupa della storia, delle opere e della vita delle grandi famiglie legate da un unico comune denominatore: il cinema. Quest’oggi non potevamo esimerci dal rendere omaggio ad una grande famiglia italiana, che ha fatto dello spettacolo, della musica e del cinema per l’appunto, la propria esistenza, la propria missione. Uno style tutto partenopeo, che porta i nomi di Vittorio, Manuel e Christian De Sica.

Vittorio De Sica, figlio di un impiegato di banca, Umberto, col quale aveva un rapporto molto bello e forte, e al quale dedicherà il suo film, Umberto D., già durante gli studi di ragioneria , ottiene un piccolo ruolo in un film muto diretto da Giancarlo Saccon, Il processo Clemenceau del 1917.

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