Misure straordinarie, recensione

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John Crowley (Brendan Fraser), grazie anche all’amorevole supporto della moglie Aileen (Keri Russell) sembra ormai lanciato verso una promettente carriera, ma l’improvvisa scoperta che i suoi due bambini di nove e sette anni sono affetti da una rarissima e incurabile malattia genetica, spinge l’uomo a lanciarsi anima e corpo in un progetto per salvare la vita dei figli, abbandonando ogni prospettiva di carriera coltivata sino ad allora, per vagliare le possibilità di una costosa cura sperimentale.

L’idea è quella di supportare il Dr. Robert Stonehill (Harrison Ford) l’unico che sembra aver sviluppato una cura senza però avere i mezzi per testarla, cura per quello che è conosciuto come il Morbo di Pompe, malattia degenerativa e debilitante che colpisce il tessuto muscolare e il sistema nervoso. Stonehill è un brillante ricercatore dai metodi poco ortodossi e per nulla in sintonia con le rigide linee-guida delle case farmaceutiche, e quindi colpito dall’ostracismo di gran parte della comunità scientifica.

Crowley applicherà le sue capacità organizzative per costruire intorno a Stonehill un’infrastruttura capace di supportare sino in fondo la sua ricerca, una vera e propria azienda biotecnologica, che si scontrerà ben presto non solo con le potenti lobby farmaceutiche, ma anche con il sistema sanitario nazionale.

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Al cinema dal 23 aprile 2010: Agora, La città verrà distrutta all’alba, Matrimoni e altri disastri, Misure straordinarie, Secondo tempo

Matrimoni e altri disastri

Nell’ultimo weekend di aprile sono solo cinque i nuovi film in uscita nelle nostre sale. Tutti i titoli sembrano appetibili, ma non abbastanza forti per poter battere quelli della scorsa settimana. L’unico che può insidiare il vertice della classifica del botteghino, sia per il numero di sale a disposizione, che per il genere, è Matrimoni e altri disastri, la commedia con Fabio Volo, Margherita Buy e Luciana Littizzetto.

Le altre release:  per gli amanti dell’horror arriva l’atteso remake de La città verrà distrutta all’alba, per quelli d’azione c’è Agora, il nuovo lavoro di Alejandro Amenabar. Distribuzione minima, infine, per Misure straordinarie, il film con Harrison Ford e Brendan Fraser e per la docufiction italiana Secondo tempo.

Dopo il salto, come di consueto, potete vedere le locandine, leggere i nomi dei protagonisti e le sinossi dei film esordienti.

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Incassi al botteghino: Avatar sempre e solo

Avatar

Avatar conquista l’Italia, gli States e il mondo intero: il film di James Cameron è nuovamente in testa alle classifiche degli incassi al botteghino con cifre da capogiro. In Italia Avatar è primo con 8,7 milioni di euro (una media di 10.231€ a sala, 25,1 milioni di euro totali appena fuori dalla top ten italiana di tutti i tempi e in corsa per battere il leader storico Titanic). Alle sue spalle si piazzano Tra le nuvole, secondo con 1,4 milioni di euro (4.155€ di media), Io, loro e Lara, terzo con 1,23 milioni (ben 14,1 totali!), La prima cosa bella, quarto con 1,20 milioni (3,1 totali) e Il quarto tipo, quinto con 557mila euro. Le altre nuove uscite: delude Nine, sesto con 534mila euro (ma solo 2.139€ di media a sala), così così Cuccioli – Il codice di Marco Polo, ottavo con 322mila euro, bene L’uomo che verrà che, distribuito in sole 50 sale, racimola 145mila euro (più di 3000€ di media a sala).

La classifica americana è ancora più pazzesca della nostra: Avatar per il sesto weekend consecutivo è davanti a tutti, con 36 milioni di dollari (11mila dollari di media per sala, maggior incasso della storia di un film alla sesta settimana, prima volta nella storia che un film guadagna più di 35 milioni di dollari per sei volte consecutivamente, secondo miglior incasso assoluto con 552,8 milioni, a soli 48 da Titanic). Il resto della graduatoria vede Legion secondo con 18 milioni, Codice Genesi terzo con 17 milioni (62 totali), L’acchiappadenti (The Tooth Fairy) quarto con 14,5 milioni (male!) e Amabili Resti quinto con 8,8 milioni (31,5 totali), davanti a Sherlock Holmes, sesto con 7,1 milioni (191,5 totali), Misure Straordinarie (Extraordinary Measures) settimo con 7 milioni (malissimo!) e Alvin Superstar 2, ottavo con 6,5 milioni (204 totali!).

All’estero Avatar si è portato a casa altri 107 milioni di dollari ed è già riuscito a battere Titanic come maggiore incasso della storia fuori dagli States (1,288 miliardi a 1,242). Contando i soldi fatti in patria il film di Cameron arriva a quota 1,841 miliardi a soli 2 milioni da Titanic.

Andiamo a vedere la consueta tabella riassuntiva con i primi cinque posti della classifica settimanale italiana e di quella americana.

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