
Siamo nella provincia ferrarese del 1943, l’Italia e l’Europa sono coinvolte nel secondo conflitto mondiale e in uno speduto casolare di campagna vive Pietro (Michael Segal) con la sua famiglia, composta dalla moglie Lucia (Debbie Rochon) e dalla sorella di quest’ultima Alice (Marysia Kay), una ragazza ventiduenne affetta da un ritardo mentale. Durante una giornata di lavoro come tante Alice, impegnata a prendere dell’acqua da un pozzo che serve la fattoria, perderà il secchio e Pietro nel tentativo di recuperarlo causerà una frattura sul fondo del pozzo da cui si sprigionerà una mefitica nuvola di gas che inquinerà l’acqua, ma che in un primo momento sembrerà del tutto innocua. In realtà nella settimana che seguirà a quella fuoriscita tutta la famiglia comincerà a subire degli strani ed inquietanti effetti collaterali, che in un’escalation di orrore e paranoia trasformeranno la vita di Pietro e dei suoi famigliari in un incubo che con il passar del tempo mostrerà la sua sovrannaturale natura maligna.