Al regista Jafar Panahi sei anni di prigione e vietato girare film per venti anni

E’ di poche ore fa la notizia che il pluripremiato regista iraniano Jafar Panahi, recentemente al centro dell’attenzione internazionale per alcuni abusi subiti dal suo governo, è stato condannato a sei anni di prigione a cui si aggiunge il divieto di lasciare il paese e di scrivere sceneggiature e girare film per venti anni.

La sentenza arriva dopo varie vicissitudini legali che avevano visto il regista imprigionato per oltre ottanta giorni e liberato solo dietro una cauzione di duecentomila dollari, sdegno e proteste da tutto il mondo del cinema che ha visto mobilitarsi tra gli altri i registi Steven Spielberg e Martin Scorsese e commuoversi di fronte alla platea di giornalisti del Festival di Cannes l’attrice Juliette Binoche.

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I 5 sensi, cortometraggio Cannes 2010

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Oggi vi proponiamo uno dei cortometraggi italiani selezionati all’ultimo Festival di Cannes, si tratta de I 5 sensi di Andrea Rolfini che si occupa del sin troppo attuale dramma della violenza sulle donne, argomento difficile e che in questo spazio dedicato ai cortometraggi abbiamo trattato in più di un’occasione, rendendoci conto di quanto il cinema possa trasmettere, grazie alla forza delle immagini, il bisogno forte di dire basta a questa vergogna.

Ne I 5 sensi si denota prima di tutto la sensibilità verso questa tematica da parte dell’universo maschile capace di trasmettere, in questo caso visivamente, un forte senso di disagio in un contesto casalingo tipico, luogo ideale dove celare barbarie inconcepibili, e poi i testi di Chiara Civardi, che con un’impostazione da monologo teatrale, attraverso i cinque sensi ricostruiscono un quotidiano da incubo, un’amore quasi da fiaba con tanto di mostro celato, e un finale che racconta di una dignità riconquistata e di una nuova possibile vita lontano dalla paura.

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Festival di Cannes Martedì 19: dopo i fischi per l’Antichrist di Lars Von Trier, oggi le pellicole di Marco Bellocchio e Pedro Almodovar

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Dopo tanta attesa, ieri la prima proiezione per la stampa, quest’anno particolarmente rumorosa, di Antichrist del danese Lars Von Trier, infatti come già era successo per Non ti voltare, psicho-thriller con Monica Bellucci, ecco altri fischi e sonore stroncature per un altro thriller psicologico stavolta a tinte horror.

Il film racconta la lenta e inesorabile scoperta della natura malefica dell’uomo da parte di una coppia di coniugi che hanno perso il figlioletto in un tragico incidente domestico. Ora in attesa della proiezione per il pubblico vi elenchiamo di seguito qualche commento e reazione di critici cinematografici di importanti testate internazionali presenti al festival.

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