Prey-La caccia è aperta, recensione

la-locandina-italiana-di-prey-41244Tom Newman (Peter Weller) ha deciso che non c’è nulla di meglio che un bel viaggio con famiglia al seguito per sistemare qualche acredine, acredine nata dal suo secondo matrimonio con la bella Amy (Bridget Moynahan), eletta subito matrigna delle favole dalla figlia adolescente  di Tom, Jessica (Carly Schroeder).

Tom ha un’altra geniale idea, come se la prima non bastasse, lasciare che Amy, Jessica e David, il figlioletto di dieci anni, fraternizzino durante un bel safari alla scoperta della savana e delle sue meraviglie, purtroppo il terzetto rimane senza guida dopo che quest’ultima viene sbranato da un branco di feroci leoni che subito dopo l’antipasto, assediano la jeep sperando che qualcuno a bordo tenti un’inutile fuga.

Così il terzetto si troverà a confrontarsi con un branco di leoni affamati, ma molto pazienti, un caldo infernale e la mancanza di viveri, insomma un vero e proprio assedio in piena regola, e per non farsi mancare nulla la famigliola farà anche la conoscenza di alcuni pericol9si bracconieri senza scrupoli.

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B-cult: La banda del gobbo

Nel 1977 il regista Umberto Lenzi in collaborazione con Tomas Milian decide di rileggere molto liberamente la storia del famigerato Gobbo del Quarticciolo al secolo Giuseppe Albano, partigiano romano che fece parte della resistenza che contrastò l’occupazione della capitale da parte dei tedeschi. Purtroppo dopo la liberazione le gesta di Albano e della sua banda presero una deriva criminale e violenta. Il 16 Gennaio 1945 Albano venne ucciso nell’androne di un palazzo da una pattuglia di Carabinieri, voci contrastanti con la versione ufficiale parlano di un’esecuzione a sfondo politico.

La sceneggiatura è al servizio di un camaleontico Tomas Milian nel doppio ruolo di Sergio Marazzi detto Er monnezza e del fratello gemello Vincenzo detto il Gobbo. Assisteremo al rientro del gobbo nella capitale dopo un periodo di esilio forzato oltreconfine, ad una rapina in cui viene tradito e alla sua vendetta messa in atto con l’aiuto della sua banda ed il supporto della sua donna, una prostituta napoletana e di suo fratello.

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Guillermo Del toro & co: tra inconscio, incubi e fantasmi.

Parlare di new horror e di autori emergenti ci fa inevitabilmente fare tappa nella penisola iberica, dove l’humus artistico e il genere come massima espressione cinefila ci permette di presentarvi film e autori che stanno rivoluzionando l’horror riportandolo alle origini, un’involuzione dagli inaspettati benefici, il thriller, il gotico, il fantastico che si miscelano all’ horror più tradizionale supportato dalle nuove tecnologie, dov’è allora la novità vi chiederete voi, semplice nella rilettura dei clichè del genere e nella scelta di storie calate in periodi storici riconoscibili, ben radicate nella realtà, cosi in profondità da poter rendere credibili gli sconfinamenti e le incursioni in dimensioni alternative popolate dagli altri, che siano anime in pena, mostri o virus mutanti.

Il cinema ispanico ha cominciato lentamente la scalata, sia in termini di botteghino,sia in termini di Status quo, si perchè la sensazione è che il cinema dai toni gotici dei vari Amenabar e Balaguerò, a cui aggiungeremmo per impronta visiva anche anche il messicano Guillermo del Toro, stia cambiando le regole del gioco, influenzando il panorama internazionale con piccoli ma continui ritocchi al genere, un pò come succede con l’horror orientale, piccoli grandi film che stupiscono per la freschezza visiva e per il ritorno alle atmosfere del cinema delle case infestate e dei vetusti manieri, per dirla alla Bram Stoker, o continuamente citato da registi che ne hanno l’anima ormai irrimediabilmente contaminata, come Tim Burton, un cinema che ha l’infanzia e lo sguardo dei bambini come perno su cui ruotano ingranaggi che rappresentano gli adulti, la crescita, la perdita dell’innocenza e il meccanismo che fin da piccoli ci attira, la curiosità per l’inspiegabile, i piccoli segreti custoditi in vecchie scatole di metallo, i giochi, il giardino che diventa paurosa foresta stregata, la fantasia dell’innocenza.

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Robotech, Dead of Night, xXx The Return of Xander Cage, Battle Los Angeles, Narnia il viaggio del veliero: novità

Ricomincia la settimana e arrivano nuove notizie sui progetti futuri in lavorazione ad Hollywood. Cominciamo subito: Robotech, uno degli anime americani più conosciuti al mondo arriverà al cinema: i creatori della serie Smallville, Alfred Gough e Miles Millar, dovrebbero essere gli sceneggiatori del film, in cui potrebbe recitare, il produttore Tobey Maguire.

A proposito di fumetti: Dylan Dog sarà nuovamente un film, dal titolo Dead of Night. Il protagonista sarà Brandon Routh, mentre dietro la macchina da presa ci sarà Kevin Munroe. La pellicola, che non si atterrà precisamente alla storia originale, dovrebbe iniziare ad essere girata a Gennaio a New Orleans.

Sta prendendo forma il terzo film di xXx. The Return of Xander Cage (questo il titolo), che dovrebbe essere girato da Rob Cohen e nuovamente interpretato da Vin Diesel, sarà scritto dagli sceneggiatori di Terminator Salvation, Michael Ferris e John Brancato.

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