
Tre amici, fratelli d’armi con i partigiani italiani durante la guerra di liberazione, al termine del conflitto si dividono intraprendendo ognuno il proprio percorso di vita personale e professionale, Antonio (Nino Manfredi) torna al suo lavoro di portantino in un ospedale romano, Gianni (Vittorio Gassman) riprende gli studi per diventare avvocato in quel di Pavia e Nicola (Stefano Satta Flores) torna in Campania dove riprende il suo ruolo d’insegnante. Dei tre Gianni è quello più egocentrico, ambizioso e poco leale, la sua natura ambigua si paleserà grazie a diversi eventi che lo vedranno ritrovare per caso l’amico Antonio per tradirne la fiducia di li a breve, portandogli via la sua fidanzata (Stefania Sandrelli) aspirante attrice, ma Gianni è un’arrampicatore sociale nato e mollata l’ex-fidanzata dell’amico diventerà avvocato del losco palazzinaro, intrallazzatore ed ex-fascista Romolo Catenacci (Aldo Fabrizi) di cui, da cacciatore di dote senza scrupoli, circuirà anche la figlia Elide (Giovanna Ralli).
Giornata da dimenticare quella del commissario di polizia Antonio Saracino (Totò) che dopo aver subito lo smacco di veder trafugata la sua auto nuova di zecca, dovrà affrontare una giornata infernale in commissariato dove oltre a tre spinosi casi su cui indagare si ritroverà anche un collega (Nino Taranto) che non solo gestisce indebitamente una lucrosa attività extra-lavorativa ed evade il fisco da anni, ma tenta in extremis una volta scoperto di corromperlo.
