I bruttissimi, Sliver

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Oggi per I bruttissimi ci occupiamo di Sliver sgangherato thriller-erotico di Philip Noyce datato 1993, che ispirandosi molto liberamente, forse anche troppo, al romanzo omonimo di Ira Levine, ne smussa il lato psicologico e punta tutto sul voyeurismo pruriginoso  che ha fatto la fortuna di altre pellicole del genere come Basic Istinct, con cui il film di Noyce condivide lo sceneggiatore Joe Eszterhas e la protagonista Sharon Stone.

Il film ci racconta di Carly (Sharone Stone) redattrice di un casa editrice che vive  un lussuoso appartamento sito in un esclusivo palazzo. A corteggiarla  due vicini della donna, l’ambiguo ma fascinoso Zake (William Baldwin) e l’insistente Jack (Tom Berenger), scrittore fallito con inclinazione allo stalking, e mentre Carly cederà a Zake instaurando con quest’ultimo una torrida relazione sessuale, il palazzo verrà funestato da alcune misteriosi morti.

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Facile preda, recensione

085391407225La bella avvocatessa Kate McQuean (Cindy Crawford) denuncia alla polizia di essere stata ferita da un proiettile vagante, sembra che qualcuno l’abbia colpita per errore, a raccogliere la sua denuncia l’ispettore Max Kirkpatrick (William Baldwin), ma quando la casa dell’avvocatessa salterà in aria sarà subito chiaro che l’esperta in diritto di famiglia deve aver pestato i piedi a qualcuno.

Urge intervento dell’FBI, Max prende la sua bella testimone sotto protezione e la scorta ad un incontro con un agente, ma l’incontro salta e i due si ritrovano a fuggire da un gruppo di killer che tentano invano di ucciderli.

Sul luogo dell’imboscata viene rinvenuta una pallottola, la balistica risalirà a munizioni usate da ex-agenti del KGB ancora attivi a Cuba, Kate comincerà a spulciare tra le sue ultime cause alla ricerca di una connessione con quello che sta accadendo, e tra i clienti da lei curati scopre la moglie di un certo Kazak (Steve Berkoff), una causa di separazione e una nave contesa…

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Alec, Daniel, Stephen e William Baldwin

Potremmo chiamarli I quattro dell’Ave Maria, tanto per citare un famoso film western di Giuseppe Colizzi; sono invece Alec, Daniel, Stephen e William Baldwin, meglio conosciuti come i fratelli Baldwin.

Alec Baldwin, all’anagrafe Alexander Rae Baldwin III, frequenta la prestigiosa Academy Studios e all’età di 28 anni debutta nel film televisivo La divisa strappata (1986) di Glenn Jordan. Il grande successo dell’opera lo porta ad esordire nel cinema con Forever Lulu (1987). Da qui inizia la scalata con Beetlejuice – Spiritello porcello (1988) di Tim Burton e Talk Radio (1988) di Oliver Stone. Nello stesso anno darà vita a due memorabili personaggi di “sciupafemmine”, in Una donna in carriera e Una vedova allegra ma non troppo, che determineranno la sua ascesa ad Hollywood.

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