Wake Wood, recensione in anteprima

Patrick (Aidan Gillen) e Louise (Eva Birthistle) sono una coppia travolta da una tragica perdita, la loro figlioletta Alice il giorno del suo nono compleanno subisce l’aggressione di un cane rabbioso che la azzanna alla gola, vano ogni tentativo di salvarla.

Patrick è un veterinario e Louise una farmacista, in cerca di tranquillità e di un posto dove rimettere in sesto un matrimonio ormai alla deriva, la coppia si trasferisce nella bucolica Wake Wood dove Louise apre una farmacia e Patrick mette in pratica le sue conoscenze in veterinaria con il bestiame del vicinato.

La coppia ben presto scoprirà per puro caso che gli abitanti della placida Wake Wood, guidati dal capo del villaggio Arthur (Timothy Spall), si dilettano periodicamente in una sorta di efferato rito notturno in cui riescono a far risorgere abitanti recentemente deceduti.

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Il prescelto, recensione

Il poliziotto Edward Malus (Nicolas Cage) si reca sull’isola di Summerisle dopo aver ricevuto una chiamata dalla sua ex che gli chiede aiuto per ritrovare la figlia che sembra essere scomparsa nel nulla.

Edward giunto sull’isola scoprirà che su tutta la popolazione vige un’ambigua legge matriarcale rappresentata dall’anziana sorella Summerisle (Ellen Burstyn) che protegge e guida la popolazione femminile sottomettendo quella maschile, quest’ultima utilizzata come forza-lavoro, proprio come accade in un alveare.

Api e miele sono la risorsa economica che permette alla comunità di sopravvivere e la sonnolenza in cui è calata la popolazione verrà disturbata dalle domande di Malus visto come un forestiero e un pericolo per l’equilibrio della comunità, ma l’uomo scoperta che la ragazza scomparsa è sua figlia e visto l’invalicabile muro di gomma cui si trova di fronte, deciderà di rendere la sua indagine più aggressiva.

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L’esorcista è il miglior film horror di tutti i tempi

Con halloween è arrivata l’immancabile classifica degli horror più belli di tutti i tempi e a trionfare, manco a dirlo è stato quello di William Friedkin, L’esorcista, film del 1973, che racconta gli inquietanti momenti di possessione di Regan (Linda Blair), di cui anche i muri, se potessero parlare, racconterebbero la storia.

La motivazione, che l’ha visto prevalere su capolavori del calibro di Shining (secondo)di Stanley Kubrick (tratto dal romanzo di Stephen King) e Alien (terzo) di Ridley Scott, è la sua capacità di infrangere numerosi tabù (il film è blasfemo, disinibito e sono presenti parolacce), unita all’alla numerosa presenza di particolari horror, mescolati ad una storia religiosa.

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