Come non detto, recensione della commedia di Ivan Silvestrini

Mattia (Josafat Vagni) sta per trasferirsi a Madrid per vivere con il fidanzato Eduard (Josè Dammert), una sorta di fuga che gli permetterà di vivere la sua vita senza sotterfugi e che non lo costringerà a rivelare alla famiglia di essere gay. Eduard dal canto suo è un orgoglioso sostenitore della verità ad ogni costo e così spinge Mattia a fare coming out così che la sua famiglia sia di supporto alla loro relazione.

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Posti in piedi in paradiso di Carlo Verdone, Mozzarella stories di Edoardo De Angelis: novità; il cast di Foibe

Nel cast di Posti in piedi in paradiso, il film scritto, diretto e interpretato da Carlo Verdone, ci potrebbe essere, oltre a Marco Giallini, Pierfrancesco Favino e Micaela Ramazzotti, anche Nicoletta Romanoff. La commedia, che racconta la storia di un uomo che si troverà a dividere lo stesso appartamento con altri due uomini separati, uscirà il 20 gennaio 2012 anziché il 13 gennaio.

Ad ottobre nei cinema arriverà Mozzarella stories, la commedia noir diretta da Edoardo De Angelis, con Luisa Ranieri, Massimiliano Gallo, Andrea Renzi, Giampaolo Fabrizio e Aida Turturro, che racconterà di country campano, canzoni neomelodiche, bufale, camorra casertana e imprenditoria cinese.

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Boris Il film, recensione

Renè Ferretti (Francesco Pannofino), dopo la fiction di dubbia qualità ma di buon seguito di pubblico, Gli occhi del cuore, ha la possibilità di cambiare genere girando Il giovane Ratzinger, ma proporre il futuro papa al rallentatore mentre corre felice nel prato, è troppo trash anche per lui. Il suo rifiuto porta la produzione a farlo fuori dal progetto.

Qualche mese dopo il regista, bisognoso di soldi, vedendo al cinema Natale al Polo Nord, decide di tornare in pista. Per lui ci sono due opzioni: girare la soap Sottaceto o darsi al cinema d’autore, adattando per il grande schermo il libro di Stella e Rizzo La casta. Deciso a fare il salto di qualità Renè punta tutto sul film impegnato e si circonda di professionisti del cinema d’autore. Purtroppo la sua incompatibilità con la nuova realtà lo porterà a dover rivedere i suoi piani.

In Boris – Il Film, commedia italiana girata dal trio Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo, si ritrovano (oltre a Renè Ferretti) tutti i personaggi che hanno fatto grande la serie televisiva della Fox, dal direttore della fotografia cocainomane e svogliato Duccio Patanè (Ninni Bruschetta) al capo elettricista coatto Biascica (Paolo Calabresi), dall’attore egocentrico Stanis La Rochelle (Pietro Sermonti) all’attrice cagna Corinna Negri (Carolina Crescentini), dalla segretaria di edizione  Itala (Roberta Fiorentini) all’assistente di regia che cerca stabilità nel campo della ristorazione Arianna (Caterina Guzzanti), dallo (ex) stagista appassionato di cinema Alessandro (Alessandro Tiberi) all’antipatico operatore “schiavo” della fotografia Lorenzo (Carlo De Ruggieri), dal direttore di produzione truffaldino e sofferente di cuore Sergio (Alberto Di Stasio) al delegato di rete viscido e calcolatore Diego Lopez (Antonio Catania), dal tranquillo aiuto regista Alfredo (Luca Amorosino) ai tre sceneggiatori fancazzisti, arricchiti, agiati e ingegnosi (Valerio Aprea, Massimo De Lorenzo, Andrea Sartoretti).

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Boris – Il film: iniziate le riprese

Boris

Sono iniziate da qualche giorno le riprese di Boris Il Film, il film scritto e diretto da Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo, prodotto da Lorenzo Mieli e Mario Gianani, con WildSide e RaiCinema in collaborazione con Sky.

Il film racconterà la storia del regista televisivo Renè Ferretti, interpretato ancora una volta da Francesco Pannofino, che tenta di dirigere un film d’autore dopo aver guidato tante fiction tv di serie B. Renè scoprirà che il mondo del cinema è peggio di quello della tv, perché popolato da sceneggiatori ricchi e nullafacenti, attrici nevrotiche e direttori della fotografia che si sento grandi artisti.

Non solo: il regista dovrà evitare lo specchio del Cinepanettone, unico vero genere che il pubblico apprezza e che manda avanti il cinema italiano, aspettare finanziamenti ministeriali che non arrivano mai e rapportarsi con agenti cinematografici spietati e produttori senza soldi.

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