Giallo, recensione in anteprima

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Il vero giallo dell’ultima fatica di Dario Argento e che fine abbia fatto la pellicola, finita di girare a giugno del 2008 e transitata per alcuni festival, tra cui la prestigiosa vetrina di Cannes, ma di una eventuale distribuzione italiana non se ne è saputo più nulla, lo stesso Argento in una recente intervista al Korea Film Fest di Firenze ha dichiarato di essere all’oscuro del destino della pellicola, affermando che i produttori americani ne hanno il pieno controllo, e intanto il giallo si infittisce.

E mentre i fan di Argento attendono con ansia l’ultima opera del loro regista prediletto, se non in sala almeno in un versione direct-to-video, sul mercato europeo spunta qualche copia import per chi mastica un pò di inglese, ed è stanco di aspettare.

Così eccoci pronti a recensire l’ultima fatica di Argento dedicandogli uno speciale della rubrica The Horror Zone, opera che arriva dopo gli eccessi trash de La terza madre, e una serie di film che negli ultimi anni hanno testimoniato un vistoso calo di qualità nelle opere del cineasta romano.

Chi è intenzionato a proseguire nella lettura deve essere consapevole che non si è potuto argomentare al meglio la recensione senza entrare nei dettagli della sceneggiatura con tutti gli inevitabili spoiler del caso, quindi lettore avvisato…

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Demoni, lo splatter made in italy

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Oggi per la nostra consueta rubrica vi proponiamo due film prodotti da Dario Argento che nel vasto panorama horror made in Italy degli annì ’80, e tra la moltitudine di figli illegittimi degli zombie di Romero, vantano un surplus di qualità nella messinscena, con picchi trash notevoli e splatter a iosa.

Ci riferiamo a Demoni e al sequel Demoni 2-l’incubo ritorna entrambi di Lamberto Bava, che oltre ad omaggiare il genere con decine di citazioni, si avvalgono sul piano tecnico dell’esperto di make-up ed effetti speciali Sergio Stivaletti, che senza alcuna paura di strafare, da il via ad una sequela effettacci splatter che vanno dallo spassoso sino all’estremamente creativo, con qualche puntata nel memorabile.

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Suspiria, Dario Argento e Le Tre Madri

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Recentemente il regista Dario Argento ha deciso di chiudere la trilogia delle Tre Madri inaugurata nel 1977 con Suspiria e proseguita nel 1980 con Inferno, concludendola con un capitolo eccessivo e forse stilisticamente troppo distante dall’idea sperimentale e pregna di suggestioni che aveva accompagnato i primi due capitoli.

Suspiria è la prima vera incursione nel sovrannaturale di Argento, dopo una serie di magistrali thriller tra cui il cult Profondo rosso, il regista ci accompagna per mano in una suggestiva fiaba nera che ci narra di magia e omicidi, ambientata in un antica scuola di danza, dove un giovane alunna scoprirà l’esistenza di una setta di streghe molto antica, capeggiata dalla famigerata Regina nera, nota anche come Mater Suspiriorum, mostruosa entità dedita a rituali magici e sacrifici umani.

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Dentro Il bosco fuori: intervista a Gabriele Albanesi

Gabriele Albanesi, regista, classe 1978, si specializza in Scienze delle comunicazioni per poi collaborare con i Manetti bros alla realizzazione di molti videoclip musicali. In seguito collabora con la trasmissione televisiva Stracult in qualità di critico    cinematografico.

Dopo aver ricevuto svariate menzioni e premi in vari festival per cortometraggi con il corto Braccati, seguiranno due corti, L’armadio e Mummie, veri e propri biglietti da visita che culmineranno nel lungometraggio prodotto dai Manetti bros, Sergio Stivaletti e Gregory J. Rossi Il bosco fuori, che verrà distribuito in Giappone e attraverso  la casa di produzione di Sam Raimi, la Ghost house pictures, anche negli Stati Uniti.

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The puzzle: frammenti di un thriller

Interno, notte, un telefono squilla, una donna risponde urlando qualcosa all’interlocutore dall’altra parte dell’apparecchio, sembra essere il figlio con l’ennesima richiesta di soldi, lei stizzita riaggancia, di nuovo uno squillo. due…..la donna ignora il telefono e si siede in sala da pranzo intenta a terminare un puzzle iniziato ore prima, sembra tornata la tranquillità, ma la notte riserva ancora delle sorprese……..

Non fatevi ingannare dall’incipit in lingua inglese, The puzzle è un corto italiano, il regista è Davide Melini, giovane ma con alle spalle una lunga lista di collaborazioni ed esperienze sul campo, l’ultima con Dario Argento in cui ha ricoperto il ruolo di aiuto-regista ne La terza madre, appassionato di horror, in questo corto, di appena cinque minuti esplora tecniche e meccanismi del thriller, con una regia da manuale inanella una serie di inquadrature, che giocano con il genere aiutate da un’ottima colonna sonora e da una fotografia dalle notevoli suggestioni cromatiche.

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Horror made in Italy: la nuova generazione Horror

Inauguriamo questa nuova rubrica parlando del cinema Horror nostrano, non di quello classico, rappresentato dai grandi maestri che del genere hanno fatto arte e del low-budget virtù, ma dei giovani registi emergenti che militano nell’ambiente da anni, armati di passione ed entusiasmo sfornando pellicole su pellicole, partecipando a concorsi, vincendo premi e guadagnandosi estimatori. utilizzando i pochi mezzi a loro disposizione, e aiutati, si fa per dire, dall’avvento di internet e del digitale, perennemente in cerca di una visibilità che tarda a venire.

L’aria che tira nell’ambiente, tra appassionati e cultori, è di profonda e viscerale frustrazione, nata dall’idea che solo grazie al cinema americano, a cui si è aggiunto recentemente il cinema orientale, la fame di horror viene in parte placata, poi qualche festival, molti promettenti scrittori e l’editoria che rappresenta, a livello di riviste, un grosso tallone d’Achille, riuscendo con fatica e per breve tempo a sopravvivere con magazine specializzati che poi subiscono un inevitabile ridimensionamento se non proprio la chiusura.

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