Samuel L. Jackson: Black Power!

Negli ultimi anni Samuel L. Jackson è stato attaccato da una certa critica che lo ha accusato di essersi dato al trash più becero, certamente una sua sovraespozione mediatica, e l’impressionante sequela di film che  ha interpretato negli ultimi anni,, tra il 1990 e il 1993 ha partecipato a ben 19 lungometraggi!, non ha aiutato l’attore a cui si imputa un allontanamento da quel cinema d’autore e da quei registi come Spike Lee e Quentin Tarantino che ne hanno decretato lo status di star, per una deriva commerciale in crescita esponenziale.

Samuel Leroy Jackson, nasce a Washington (USA) il 21 Dicembre 1948, il padre abbandona lui e la madre, quindi il piccolo Samuel cresce con mamma e nonni nel Tennessee, nella città di Chattanooga. nella fase adolescenziale il ragazzo è afflitto da una balbuzie che non riesce a superare, il suo logoterapista consiglia una terapia d’urto, un’audizione teatrale in uno spettacolo della sua scuola, Samuel fa il provino, lo supera e il suo sogno di diventare oceanografo viene soppiantato dall’amore per la recitazione che lo accompagnerà per il resto della sua vita.

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Spike Lee, un regista indipendente

Contestato e osannato, pieno di ammiratori ed accompagnato da altrettanti detrattori, Spike Lee si presenta come uno dei maggiori registi contemporanei. E’ nato ad Atlanta, in Georgia ed è figlio di è un musicista jazz, responsabile delle musiche di molti suoi film.

Fratello di tre maschietti e una femminuccia, Spike da piccolo voleva fare il giocatore di baseball di professione, ma il suo fisico esile glie lo impedì; lo stesso fisico grazie al quale la madre lo soprannominò Spike, magro e allo stesso tempo resistente. Il suo vero nome era infatti Shelton Jackson Lee.

Ben presto l’intera famiglia si spostò verso Chicago, e poi New York, nel quartiere di Brooklyn. Fin da piccolo la madre lo accompagnava a vedere spettacoli e musical. Ci si chiede quale possa essere la formazione di un regista come lui.

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