Vallanzasca-Gli angeli del male, recensione in anteprima

Renato Vallanzasca (Kim Rossi Stuart) conosciuto come il bel Renè sta scontando una lunga pena detentiva e con un altrettanto lungo flashback ricorda la prima adolescenza, gli amici d’infanzia e la prima esperienza in un carcere minorile, dove comincerà a percepire il suo destino malavitoso che lo porterà dai furtarelli alle rapine, dai sequestri di persona agli omicidi, tappe che segneranno la sua criminosa escalation e la sua elezione a boss della Comasina.

Gli anni ’70 sono il punto nevralgico della carriera e delle gesta di Vallanzasca, Milano diventa il suo territorio, l’iniziale rivalità con il boss Francis Turatello (Francesco Scianna) che si sentirà minacciato dall’ambizione del nuovo arrivato che sta vivendo il suo periodo d’oro, ma mentre la sua banda si amplia Vallanzasca finisce in carcere accusato di rapina, seguirà a qualche anno di distanza un’evasione e una sanguinosa faida tra bande che trasformerà la città in un campo di battaglia.

Nel frattempo l’escalation criminale della banda raggiunge il suo apice, i crimini assumono i connotati della violenza gratuita, in special modo quelli dello stesso Vallanzasca che inanella una serie di omicidi che lo porteranno inevitabilmente verso un prevedibile epilogo, che però non lo vedrà come spesso capita vittima dell’ennesimo scontro a fuoco, ma ad invecchiare in un carcere contemplando anno dopo anno lo sbiadirsi della maschera del Bel Renè.

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Torino Film Festival: 25 novembre. Il punto e l’intervista di Nanni Moretti a Claudio Caligari

Quarta giornata di programmazione del TFF. Come già accennato nei trascorsi punti giornalieri, la 26ma rassegna festivaliera piemontese è caratterizzata da numerose sezioni tematiche che spaziano dalla politica con “lo stato delle cose”, a “la zona”, in cui l’istinto di ricerca del festival si concentra nei territori del cinema meno allineato alle traiettorie convenzionali, alla “internazionale DOC”, una nuova sezione, non competitiva, dedicata al cinema documentario proveniente da tutto il mondo.

Un’altra novità importante è la sezione “l’amore degli inizi, rivolta a 6 esordi italiani di fine anni Settanta e inizio Novanta, che propone i primi film di Giuseppe Bertolucci, (intervista pubblicata nel nostro punto giornaliero di ieri), Claudio Caligari, Peter Del Monte, Marco Tullio Giordana, Salvatore Piscicelli e Paolo Virzì.

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