Festival di Venezia, 10 italiani da Coppa Volpi

Ci avviciniamo al gran finale della sessantottesima edizione del Festival di Venezia, che oltre al prestigioso ed ambitissimo Leone d’oro vedrà anche l’assegnazione dell’altrettanto ambita Coppa Volpi che premia le migliori performance maschili e femminili delle pellicole transitate alla rassegna. In attesa di scoprire chi saranno i due vincitori di quest’anno, dopo il salto vi proponiamo una carrellata formato classifica di 10 tra attori ed attrici, rigorosamente italiani che hanno ricevuto questo ambito riconoscimento, dal suo debutto alla kermesse veneziana nel lontano 1935.

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Totò contro i quattro, recensione

ScreenHunter_26 Jul. 17 08.23 (300 x 435)Giornata da dimenticare quella del commissario di polizia Antonio Saracino (Totò) che dopo aver subito lo smacco di veder trafugata la sua auto nuova di zecca, dovrà affrontare una giornata infernale in commissariato dove oltre a tre spinosi casi su cui indagare si ritroverà anche un collega (Nino Taranto) che non solo gestisce indebitamente una lucrosa attività extra-lavorativa ed evade il fisco da anni, ma tenta in extremis una volta scoperto di corromperlo.

Tra i casi con cui il sempre più stressato Saracino si dovrà cimentare c’è quello di un geloso e paranoico marito (Peppino De Filippo) che teme che la consorte e il suo presunto amante stiano architettando un piano per ucciderlo, il problema è che l’unico testimone oculare di questo complotto è un pappagallo.

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Pupi Avati: quarant’anni dedicati al cinema

Debutta oggi nelle sale italiane Il papà di Giovanna, capolavoro cinematografico scritto e diretto da Pupi Avati, in concorso alla 65ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, vincitore del premio Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile di Silvio Orlando.

Giuseppe Avati, in arte Pupi, fratello maggiore di Antonio Avati, sceneggiatore e produttore, è oggi considerato uno dei più importanti registi italiani, conosciuto e ammirato in tutto il mondo.La sua prima fatica dietro la macchina da presa risale al 1969 con Balsamus – L’uomo di Satana, horror di serie b, stile splatter, costato pochissimo e distribuito esclusivamente nei cinema locali.

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