Box Office Italia 2-4 marzo 2012: Posti in piedi in paradiso vince, Quasi amici stupisce

Il primo weekend di marzo regala nuove soddisfazioni al cinema italiano con l’esordio in testa al botteghino di Posti in piedi in paradiso, grazie a 3,095 milioni di euro (5.083 mila euro a copia), e conferma il gradimento del pubblico per Quasi amici, sorprendentemente secondo con 1,51 milioni di euro (3,75 milioni in 10 giorni) e sempre più in odore di remake in salsa italica (oltre che USA). Scivola in terza posizione Viaggio nell’isola misteriosa con 1,15 milioni di euro (3,23 milioni totali).

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Al cinema dal 2 marzo 2012: Cesare deve morire, Henry, Posti in piedi in paradiso, Safe House, Gli sfiorati, The Woman in Black, Andante ma non troppo – 150 anni di storia d’Italia, 50 e 50

Il primo weekend di marzo è un fine settimana insolito: su otto nuove proposte, ben cinque sono film italiani. Punta alla vetta del botteghino Posti in piedi in paradiso, la nuova commedia di e con Carlo Verdone. Puntano a convincere il pubblico, dopo gli apprezzamenti della critica, Cesare deve morire, documentario dei fratelli Taviani vincitore al Festival di Berlino 2012, Henry, action comedy di Alessandro Piva con Carolina Crescentini, Gli sfiorati, drammatico di Matteo Rovere con Asia Argento, e Andante ma non troppo – 150 anni di storia d’Italia, documentario di Enrico Cerasuolo. Per gli amanti di cinema straniero le opzioni sono il blockbuster Safe House con Denzel Washington, il dramedy 50 e 50 con Joseph Gordon-Levitt, e The Woman in Black, il gothic drama inglese con Daniel Radcliffe.

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50/50, recensione in anteprima

Adam (Joseph Gordon-Levitt)  è un ragazzo posato, salutista e ligio alle regole con un tran tran quotidiano che scorre piuttosto sonnolento condiviso con la sua egocentrica ragazza Rachael (Bryce Dallas Howard), che ha da poco deciso di trasferirsi da lui e il suo migliore amico e collega di lavoro Kyle (Seth Rogen) che lo sprona da sempre a godersi la vita senza pensare troppo alle conseguenze. Insomma nulla di che, se non fosse per il fatto che il destino o se preferite il caso farà si che Adam diventi una cifra statistica, uno di quei casi citati dalle ricerche mediche che si trovano a lottare in giovane età con una rarissima forma di cancro, che in questo caso colpisce la spina dorsale. Così da un giorno all’altro Adam si troverà catapultato in una specie di surreale incubo ad occhi aperti, che lo vedrà costretto a confrontarsi con l’idea di una morte non più così lontana (il 50/50 del titolo si riferisce proprio alla probabilità di sopravvivere al tumore) e tutto il percorso che purtroppo ogni paziente affetto da tumore si trova ad affrontare e che include una prima forma di negazione, i deleteri effetti collaterali della chemioterapia, la paura e infine l’accettazione di una realtà tanto inconcepibile quanto ineluttabile, percorso questo che nel caso di Jack lo vedrà affidato alle cure della graziosa ed inesperta laureanda in psicologia Katie McCay (Anna Kendrick).

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