Madagascar 3 – Ricercati in Europa, recensione

Alex il leone e la sua cricca sono ancora bloccati in Africa dopo che il team di pinguini alleatisi con gli scimpanzè se l’è data a gambe, abbandonando i loro compagni di zoo in balia degli eventi. Alex che vuol tornare a casa a tutti i costi propone a Marty la zebra, Melman la giraffa e Gloria l’ippopotamo di raggiungere i pinguini a Monte Carlo per dargli una strapazzata onde convincerli a portarli in volo fino a New York.

Dopo una lunga nuotata il quartetto approda a Monte Carlo dove ritroverà i pinguini, ma si troverà anche braccato da Chantel DuBois, una terrificante addetta al controllo degli animali che colleziona teste impagliate ed è decisa ad aggiungere quella di Alex alla sua collezione.

Fortuna vuole che dopo un’incursione al casinò e un folle inseguimento per le vie della città il gruppo trovi rifugio in un convoglio ferroviario che trasporta un circo che guarda caso dovrebbe far tappa anche a New york. Così Alex e compagni si uniranno ai membri del circo felici di aver trovato un passaggio per casa, ma sulle loro tracce c’è sempre la malvagia Dubois, disposta a tutto pur di accaparrarsi il suo nuovo trofeo da parete.

Per questa terza avventura targata Dreamworks la squadra di registi si amplia e oltre ad Eric Darnell e Tom McGrath co-registi dei due precedenti capitoli, si aggiunge a supporto Conrad Vernon già co-regista di Shrek 2 e Mostri contro alieni.

Senza ombra di dubbio con Madagascar 3 – Ricercati in Europa ci troviamo di fronte al miglior capitolo della serie oltre che al più folle, il livello di gag e situazioni paradossali in questo terzo film tocca vette estreme, sfoggiando una forte impronta slapstick che include orsi ballerini che guidano Ducati,  scimmie travestite che soggiornano all’Hotel de Paris, un tendone da circo piazzato nel Colosseo, zebre volanti e uno dei villain in gonnella più spassosi e riusciti visti su schermo, la temibile Chantel Dubois che sfoggia la malvagità di una Crudelia De Mon e un’esilarante accento che ricorda l”ispettore Clouseau.

L’atmosfera circense sembra aver dato una vigorosa sferzata al franchise, i nuovi personaggi supportano perfettamente gli habituè della serie, in particolare segnaliamo il leone marino Stefano che sembra il celebre Pippo della Disney e Gia, un grazioso giaguaro femmina nuovo interesse amoroso di Alex e a proposito della Disney c’è da sottolineare come le suggestive e ipercolorate coreografie circensi richiamino quelle del classico Dumbo.

La consueta CGI di altissimo profilo fa da cornice a questo spassoso e frizzante sequel che segna il passo e regala al franchise tempi comici irresistibili e azione a profusione, insomma a conti fatti un terzo capitolo davvero da non perdere.

Nelle sale a partire dal 22 agosto 2012

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Note di produzione: il film ha fruito di un budget notevole che ha toccato quota 145 milioni di dollari, cifra abbondantemente rientrata con gli incassi statunitensi che hanno superato i 212 milioni e un incasso internazionale di oltre 565 milioni; le musiche sono di Hans Zimmer e la colonna sonora include anche la hit Firework di Katy Perry; collegati al film sono usciti un prequel a fumetti e un videogame.