Diaz, recensione in anteprima

Centinaia di protestanti a Genova, nella notte del 21 luglio 2001, incrociano i loro destini con centinaia di poliziotti in tenuta antisommossa: Diaz è il film che ne rappresenta i momenti che precedono l’assalto alla scuola da parte delle forze dell’ordine, un film doloroso per gli occhi e per l’orgoglio nel’accettare che un connazionale con indosso uno stemma della’Italia possa usare violenza e addirittura tortura sul prossimo indifeso, inerme, che si consegna spontaneamente alla giustizia.

Un massacro che si poteva evitare, ma soprattutto la storia di un massacro che non si poteva non raccontare.

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La stanza del figlio, recensione

Giovanni (Nanni Moretti) è uno psicanalista con un lavoro che lo porta a contatto con personaggi di varia umanità e una bella famiglia composta dalla moglie Paola ((Laura Morante) e dai due figli adolescenti Irene (Jasmine Trinca) e Andrea (Giuseppe Sanfelice).

La vita per Giovanni scorre piuttosto tranquilla tra un paziente e l’altro e un quotidiano in casa fatto di piccoli gesti, qualche naturale conflitto e più che altro un crescere ed imparare reciprocamente il difficile mestiere non solo di genitori, ma anche di figli.

Improvvisamente però questo equlibrio vacilla sino a perdersi in una tragedia che colpisce l’intera famiglia, il figlio Andrea perde la vita per una tragica fatalità durante un’immersione, questa bomba emotiva deflagra all’interno del nucleo famigliare portando Giovanni, la moglie e la figlia dopo una disperazione che in principio li unisce nel dolore, ad intraprendere tre diversi percorsi nell’elaborazione di un lutto devastante.

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Habemus Papam, recensione in anteprima

Una folla di fedeli e le televisioni di tutto il mondo sono in trepida attesa che dal balcone si affacci su piazza San Pietro il nuovo pontefice appena eletto dal conclave per la rituale benedizione e un piccolo discorso di insediamento, purtroppo se la fumata bianca ha innescato l’entusiasmo all’esterno, all’interno nelle sontuose stanze vaticane si sta consumando un vera e propria tragedia, perchè il nuovo pontefice (Michel Piccoli) dopo l’elezione ha avuto un vero  e proprio crollo nervoso accompagnato da quello che sembra a tutti gli effetti un attacco di panico.

I cardinali e il portavoce della Santa sede (Jerzy Stuhr) corrono subito ai ripari, visto che il nuovo pontefice non ha alcuna intenzione di insediarsi chiamano a supporto uno psicanalista (Nanni Moretti), anzi no il miglior psicanalista sulla piazza che però si scontra da subito con le ferree regole che vigono durante l’elezione e oltre a non riuscire ad approfondire il problema che affligge Sua santità a causa dell’invadenza dell’intero conclave e dello staff, viene letteralmente sequestrato per paura che possa lasciar trapelare qualche indiscrezione sulla crisi papale.

Così il portavoce accetta il consiglio di portare il pontefice dall’ex-moglie dello psicanalista anch’essa psicologa (Margherita Buy), commettendo però il grosso errore di portare il reticente pontefice all’esterno delle mura vaticane, facilitandone così una vera e propria fuga con tanto di latitanza, che se da una parte servirà al religioso per schiarirsi le idee dall’altra manderà nel pallone staff  e sicurezza che mentre cercano di rintracciare il fuggiasco faranno credere a tutti che l’uomo stia invece riposando nelle sue stanze.

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