Film parodia di Dracula

lovingit

Oggi vi proponiamo una parodia realizzata dal re dello spoof-movie Mel Brooks, regista ed attore che ha dato dignità al genere con classici come Frankenstein Jr. e Mezzogiorno e mezzo di fuoco, e che in Dracula morto e contento rivisita il mito cinemtografico e letterario del vampiro.

In particolare Brooks si occupa del famigerato Conte Dracula, affidandosi ad uno spassoso Leslie Nielsen nei panni del conte Vlad, e ad uno straordinario Peter MacNicol nei panni di un Reinfield davvero fuori di testa, Nel film Brooks si riserva il ruolo dell’eccentrico e leggendario cacciatore di vampiri Dr. Abraham Van Helsing.

Il film oltre a citare il Dracula di Bram Stoker, cita anche il film di Coppola e il classico del 1931 con Bela Lugosi. Dopo il salto vi proponiamo due video che contengono due memorabili siparietti del film, l’impalettamento nella cripta, nella scena Mel Brooks e Steven Weber (Desperation, Jenifer) nei panni di Jonathan Harker, e la sequeza della liberazione di Reinfield dal manicomio, con uno strepitoso duetto Nielsen/MacNicol.

Leggi il resto

Il mostro di Frankenstein: il lato oscuro della scienza

sc

Che la creatura riportata in vita dal barone Victor Von Frankenstein sia un’icona horror è indubbio, che col passar degli anni la sua forza abbia perso di efficacia, anche. Certamente siamo di fronte al mostro meno terrorizzante che la letteratura abbia mai partorito, perchè in fondo la creatura è un reietto, certamente il pensiero che sia un gigantesco e deforme rompicapo fatto di pezzi di cadaveri e la sua forza incontrollabile lo rendono inquietante, ma in realtà la sua vera natura di vittima della follia e del delirio d’onnipotenza di uno scienziato in competizione con Dio è palese ai più.

Era proprio questa la suggestione che voleva trasmettere l’autrice del romanzo originale, Mary Wollstonecraft Shelley, comprensione e pietà per la creatura, ma condanna per il creatore, nonchè la paura per un uso della scienza che in quegli anni stava sovverchiando le leggi della natura travalicavandole, siamo nel 1817 e nel mondo accademico e scientifico si stava facendo strada, attraverso la medicina, l’utilizzo di pratiche che per l’epoca definire poco ortodosse è un eufemismo, ma che avrebbero col tempo permesso, nel bene e nel male progressi scientifici indispensabili.

Leggi il resto