La dolce mano della rosa bianca, cortometraggio di Davide Melini

Oggi per lo spazio cortometraggi torniamo ad occuparci di cinema italiano grazie al nuovo corto del regista Davide Melini che con il suo nuovo lavoro, La dolce mano della rosa bianca, fa un deciso passo in avanti nel suo percorso artistico confezionando un’opera d’ampio respiro che fruisce di un notevole impatto cinematografico, il che di questi tempi in cui molti neo-registi scelgono spesso la tipica impronta da fiction televisiva, non ci sembra cosa da poco.

La trama del corto narra di due destini, quello di una ragazzina e quello di un ragazzo che si incroceranno su una strada di campagna che rappresenterà per loro la chiusura di un capitolo delle loro giovani vite e l’inizio di un altro, che va oltre la percezione della realtà per sconfinare in dimensioni altre.

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Incastro: una serata piena di sorprese

immagine16Una tranquilla serata casalinga per un’anziana signora a base di thè e di un puzzle che una volta terminato si rivelerà foriero di inquietanti rivelazioni….

Incastro diretto da Gabriele Moro si rivela un intrigante esercizio di stile, si nota da subito una certa padronanza nell’allestire una messinscena fitta di suggestioni da thriller, elementi sovvrannaturali e ammicamenti a serial cult come Ai confini della realtà, insomma tutto l’armamentario del genere, in questo caso molto ben utilizzato.

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The puzzle: frammenti di un thriller

Interno, notte, un telefono squilla, una donna risponde urlando qualcosa all’interlocutore dall’altra parte dell’apparecchio, sembra essere il figlio con l’ennesima richiesta di soldi, lei stizzita riaggancia, di nuovo uno squillo. due…..la donna ignora il telefono e si siede in sala da pranzo intenta a terminare un puzzle iniziato ore prima, sembra tornata la tranquillità, ma la notte riserva ancora delle sorprese……..

Non fatevi ingannare dall’incipit in lingua inglese, The puzzle è un corto italiano, il regista è Davide Melini, giovane ma con alle spalle una lunga lista di collaborazioni ed esperienze sul campo, l’ultima con Dario Argento in cui ha ricoperto il ruolo di aiuto-regista ne La terza madre, appassionato di horror, in questo corto, di appena cinque minuti esplora tecniche e meccanismi del thriller, con una regia da manuale inanella una serie di inquadrature, che giocano con il genere aiutate da un’ottima colonna sonora e da una fotografia dalle notevoli suggestioni cromatiche.

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