The Silent House, recensione in anteprima

Laura (Florencia Colucci) e suo padre Wilson (Gustavo Alonso) giungono in un casolare fuori mano con l’intenzione di dargli una restaurata per conto del suo proprietario Nestor (Abel Tripaldi), visto che l’abitazione sarà presto messa in vendita. Padre e figlia passeranno la notte nel casolare in modo da cominciare le riparazioni il mattino seguente di buon’ora. Tutto sembra andare liscio fino a che Laura, mentre il padre dorme sente dei rumori che con il passare del tempo si fanno sempre più distinti e sembrano provenire dal piano superiore della casa, dove non ci dovrebbe essere nessuno e dove Nestor ha chiesto di non andare a causa di un pavimento poco sicuro.

Wilson svegliato dalla figlia terrorizzata va al piano di sopra a controllare, mentre Laura rimane al piano di sotto da sola in attesa che il padre torni, ma qualcosa di terrficante sta per accadere e quella sarà l’ultima volta che Laura vedrà il padre vivo…

E’ sempre un gran piacere poter vedere quanto il talento prescinda dal budget e da mode passeggere come il 3D o il mockumentary ad oltranza, in particolare quest’ultimo escamotage che sta trasformando l’horror in una vera e propria baracconata da reality, ma non è questo il caso, perchè il regista uruguaiano Gustavo Hernández confeziona un ibrido da brividi e stavolta nel senso buono del termine. Hernández decide di prendere il meglio dell’inflazionato mockumentary lasciando però inalterato l’utilizzo della colonna sonora e mantenendo l’uso della macchina da presa come virtuale presenza all’insegna del dinamico con il tipico impatto stile documentario, ma senza la fastidiosa invadenza di un terzo incomodo, che in veste di operatore/attore la maneggi e si palesi all’interno della narrazione del film.

I meno avvezzi al genere o che lo praticano saltuariamente noteranno solo la tecnica di altissimo profilo che Hernandez sfoggia, peraltro con attrezzatura e budget ridotti ai minimi termini, pensando così di trovarsi di fronte all’ennesimo compiaciuto esercizio di stile, altri grideranno all’inverosimile e a situazioni non plausibili svelando la poca dimistichezza con l’universo horror e le sue regole che continuano per molti ad essere un mistero.

Con The Silent House aka La casa muda in realtà siamo di fronte ad uno dei migliori horror low-budget sfornati negli ultimi anni, altro che Paranormal Activity 2, o ESP-Fenomeni paranormali, solo per citare alcuni dei titoli sopravvalutati che vengono esaltati tanto per cavalcare la moda del mockumentary, qui la tensione regge sino alla fine, la protagonista è davvero notevole e la casa degli orrori allestita da Hernández è davvero da brividi.

Disponibile in DVD dal 28 agosto 2012

Note di produzione: La trama si basa su una storia vera che pare si sia verificata nel 1940 in un piccolo villaggio in Uruguay. Il film costato circa 6.000$ è stato girato in tempo reale e in un’unico piano sequenza di 78 minuti senza tagli.