The puzzle: frammenti di un thriller

Interno, notte, un telefono squilla, una donna risponde urlando qualcosa all’interlocutore dall’altra parte dell’apparecchio, sembra essere il figlio con l’ennesima richiesta di soldi, lei stizzita riaggancia, di nuovo uno squillo. due…..la donna ignora il telefono e si siede in sala da pranzo intenta a terminare un puzzle iniziato ore prima, sembra tornata la tranquillità, ma la notte riserva ancora delle sorprese……..

Non fatevi ingannare dall’incipit in lingua inglese, The puzzle è un corto italiano, il regista è Davide Melini, giovane ma con alle spalle una lunga lista di collaborazioni ed esperienze sul campo, l’ultima con Dario Argento in cui ha ricoperto il ruolo di aiuto-regista ne La terza madre, appassionato di horror, in questo corto, di appena cinque minuti esplora tecniche e meccanismi del thriller, con una regia da manuale inanella una serie di inquadrature, che giocano con il genere aiutate da un’ottima colonna sonora e da una fotografia dalle notevoli suggestioni cromatiche.

Ed ora le pecche, che anche se non eccessive, intaccano un prodotto che se pur ottimo  poteva essere eccelso. Prima di tutto la lunghezza non è adatta allo svolgimento della trama, che ad un certo punto accelera innescando una convulsa corsa verso il finale, ed il finale appunto che arriva senza un giusto preambolo, non si ha il tempo di assorbire la giusta tensione e i titoli di coda ci lasciano con una strana sensazione di insoddisfazione, come se, alla fine del rompicapo avessimo perso qualche pezzo lungo la strada, tutto ciò rende l’opera tecnicamente eccelsa ma irrimediabilmente incompleta.