Ai confini della realtà, la Warner annuncia i registi candidati

La Warner Bros. sta cercando candidati alla regia del suo nuovo film, ancora senza titolo dedicato al franchise di culto Ai confini della realtà. Variety riporta che vi è “interesse reciproco” tra lo studio e tre registi: Christopher Nolan, Alfonso Cuaron e Michael Bay. Sembra che anche il Rupert Wyatt de L’alba del pianeta delle scimmie si aggiunga alla lista, ma la fonte afferma che Nolan, Cuaron e Bay sono le prime scelte.

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Rod Serling, un film sul creatore di Ai confini della realtà

Chiunque abbia un minimo d’infarinatura di fantascienza non può prescindere da iconiche reminiscenze televisive di un serial come Ai confini della realtà, cult tv creato dallo sceneggiatore Rod Serling, non solo penna, ma anche volto familiare per milioni di spettatori che fungeva da anfitrione introducendo i vari episodi di una serie che ha influenzato intere generazioni di cineasti, Steven Spielberg su tutti.

Collider ci informa che la Bureau of Moving Pictures ha stipulato un accordo per realizzare un film biografico sulla vita di Rod Serling. Lo script sarà di Stanley Weiser noto per aver collaborato a Wall Street di Oliver Stone, mentre Andrew Meieran e Carol Serling, la vedova dello scrittore saranno produttori.

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E’ morto il compositore Fred Steiner

E’ morto per un ictus all’età di ottantatotto anni nella sua casa ad Ajijic (Jalisco/Messico), il compositore di colonne sonore Fred Steiner.

Steiner lascia la moglie di 64 anni, Shirley Steiner, la loro figlia Wendy Waldman cantautrice, sua sorella, Kay Gellert e quattro nipoti.

Il compositore nato a New York era noto per alcune serie tv di grande successo e per aver composto le musiche de Il colore viola di Steven Spielberg, che gli valse nel 1985 una nomination agli Oscar.

Steiner tocca l’apice della carriera alla radio componendo accompagnamenti per drammi radiofonici live come Suspense e This is Your FBI e sul piccolo schermo con score televisivi per serial cult come Perry Mason, Star Trek, Ai confini della realtà e Lost in space.

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Che fine ha fatto Barret Oliver?

Torniamo ad occuparci delle meteore hollywoodiane dando uno sguardo alla carriera dell’attore Barret Oliver divenuto famoso per il suo Bastian ne La storia infinita, film fantasy che nel 1984 lo ha visto lanciatissimo dopo aver transitato nel serial Supercar (1982) e nel primo episodio dell’Incredibile Hulk (1981), oltre al dramma a sfondo bellico Fratelli nella notte (1983) diretto dal Ted Kotcheff di Rambo con protagonista Gene Hackman.

Tutti i ruoli offerti ad Oliver che seguiranno negli anni di’80 saranno diretta conseguenza della popolarità ottenuta con La storia infinita e quindi a sfondo fantastico o fantascientifico, così dopo aver partecipato al cortometraggio Frankenweenie dell’esordiente Tim Burton arrivano in sequenza D.A.R.Y.L. (1985) in cui interpreta un ragazzino figliato da un sofisticato esperimento scientifico, il nipotino David nel dittico di Ron Howard con nonnetti e alieni Cocoon-L’energia dell’universo (1985) e Cocoon 2-Il ritorno (1988), un ragazzino con poteri telepatici che tiene in scacco la sua famiglia nell’episodio Prigionieri di Anthony del film Ai confini della realtà (1986).

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Alma, l’inquietante corto dell’animatore Pixar Rodrigo Blaas

Che il team creativo della Pixar fosse composto dai migliori artisti dell’animazione su piazza non è di certo una sorpresa, ma fa piacere ogni tanto vedere queste squadre di creativi figliare dei talenti che si cimentano in intriganti avventure in solitaria, come è accaduto a Rodrigo Blaas che con il cortometraggio Alma si è accaparrato un bel pò di riconoscimenti internazionali, dopo aver lavorato a gioielli come Alla ricerca di nemo, Wall-E e Up.

Il corto che troverete in coda al post racconta di un ragazzino troppo curioso che attirato da una bambola molto particolare esposta nella vetrina di un negozio, finisce come la gatta del famoso detto, per lasciarci lo zampino.

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Devil, recensione

Il suicidio di un uomo, che dopo una caduta finisce sul tetto di un furgone, porterà il detective Bowden (Chris Messina), ex-alcolista a cui un pirata della strada ha ucciso moglie e figlio, in un grattacielo che presto diverrà sede di inquietanti accadimenti.

Infatti nel palazzo all’interno di uno degli ascensori bloccato per un guasto, cinque persone scopriranno di non essere sole e uno dopo l’altro cominceranno a morire, scatenando così all’interno dell’angusta location crisi di paranoia che culmineranno in un bagno di sangue con tanto di demoniaca rivelazione.

Il detective Bowden. come peraltro gli occupanti dell’ascensore, pensa che l’omicida si celi tra di loro, inconsapevole che tutto ciò che sta accadendo, compresa la sua presenza nell’edificio, è il frutto in realtà di un piano diabolico nel senso stretto del termine, perchè è proprio il diavolo in persona a caccia di anime da dannare che muove le pedine di questo efferato e claustrobico gioco al massacro.

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Masters of Horror, Sergio Stivaletti

Oggi spazio horror dedicato a Sergio Stivaletti, uno dei make-up artist italiani più conosciuti e richiesti, collaboratore fidato del regista Dario Argento, negli anni ha esplorato l’arte dell’effetto speciale nella sua interezza, passando dall’utilizzo di make-up tradizionale e trucco prostetico sino all’animatronica, quest’ultima cuore di tanto cinema di genere e purtroppo tecnica quasi del tutto soppiantata dalla CGI.

Stivaletti nutre il suo immaginario con massicce dosi di cinema di genere, inizia riproducendo artigianalmente la stop-motion di Harryhausen, per riuscire con il tempo a frequentare stage con grandi maestri come Rick Baker, premio Oscar per le mutazioni live-action del cult Un lupo mannaro americano a Londra e con lo specialista in zombie Tom Savini.

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E’ morto Kevin McCarthy

Sabato scorso al Cape Cod Hospital di Hyannis, nel Massachussets, si è spento alla veneranda età di 96 anni l’attore Kevin McCarthy, uno dei volti più conosciuti dai cultori del cinema di fantascienza, grazie al ruolo di protagonista nel cult di Don Siegel datato 1956 L’invasione degli ultracorpi.

McCarthy nasce a Seattle il 15 febbraio del 1941, il debutto è nel dramma bellico Winged victory del 1946 inedito in Italia e diretto da George Cukor, la sua seconda prova in Morte di un commesso viaggiatore di Laszlo Benedek, adattamento per il grande schermo datato 1951 della famosa piece teatrale di Arthur Miller, lo porterà da subito alla ribalta grazie alla conquista di un Golden Globe e ad una nomination agli Oscar come miglior attore non protagonista.

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10 film Ai confini della realtà

Oggi dedichiamo una classifica al cult televisivo Ai confini della realtà, serie creata nel 1959 dallo sceneggiatore Rod Serling  e che ha profondamente influenzato tutto il successivo cinema fantastico e che ancora oggi, vedi il recente The Box tratto proprio da un episodio anni ’80 della serie e The Hole di Joe Dante che cannibalizza il sovrannaturale da piccolo schermo lanciato da Serling, è parte integrante dell’immaginario collettivo.

Per stilare la nostra classifica abbiamo scelto film in cui l’elemento portante è il medesimo della serie di Serling e cioè l’orrore e il sovrannaturale che sconfinano nel quotidiano, non cè nulla di più inquietante come ci insegna lo scrittore Stephen King di uno fessura che incrina il sonnolento tran tran quotidiano e da cui sbirciando si può percepire l’altro lato, che sia una dimensione demoniaca come ne Il seme della follia di Carpenter o il gelido spazio siderale che partorisce ansiogeni incubi da invasione come nel classico di Don Siegel L’invasione degli ultracorpi.

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The Box: Matheson, Kelly e la scatola dei desideri

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Il prossimo 21 luglio esce nelle sale italiane The Box, ultima fatica di Richard Kelly uno dei registi più discontinui e originali degli ultimi anni capace di sfornare una pellicola dalle mille siggestioni come Donnie Darko ormai cult conclamato e un ambizioso e confuso pasticcio come Southland Tales. che oltre a feroci critiche ricevute alla sua presentazione a Cannes non è neanche transitato nelle nostre sale uscendo direttamente in DVD.

Per la sua terza prova dietro la macchina da presa Kelly adatta il racconto Button, Button del prolifico scrittore americano Richard Matheson, autore più volte trasposto su grande schermo vedi i classici L’ultimo uomo sulla terra e 1972: occhi bianchi sul pianeta Terra, ma anche più recentemente con il thriller-horror Echi Mortali, il fantasy Al di là dei sogni e il remake Io sono leggenda con Will Smith.

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The Hole in 3D, recensione

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Una famiglia, madre single e due fratelli, dopo una serie di traslochi approda in una piccola cittadina che potrebbe rivelarsi il luogo ideale dove ricominciare una vita tranquilla, così la capofamiglia Susan (Teri Polo), infermiera specializzata trova un lavoro, e il fratello più grande Dane (Chris Massoglia) in attesa che inizi la scuola dovrà occuparsi del piccolo e vivace Lucas (Nathan Gamble), che oltre ad essere iperattivo e logorroico come ogni fratello minore che si rispetti, ha una fobia per tutti i pupazzi tranne la pecorella di pelouche con cui dorme.

Soli in casa tutto il giorno ed annoiati i due fratelli faranno un’inquietante scoperta, sul pavimento della cantina della casa si trova una botola chiusa con alcuni lucchetti, naturalmente la curiosità farà si che i lucchetti vengano rimossi e la botola aperta, dando il via così ad un incubo ad occhi aperti che coinvolgerà anche la nuova vicina di casa Julia (Haley Bennett).

La misteriosa botola si apre su una voragine oscura praticamente senza fondo che oltre a liberare energia negativa che infesterà la cittadina, terrorizzerà l’improvvido terzetto di curiosoni materializzando le loro paure più recondite, prima con inquietanti apparizioni, poi con vere e proprie aggressioni sovrannaturali che costringeranno i tre ragazzi a confrontarsi con il male assoluto partorito dalle loro stesse menti.

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