L’Ora Nera: recensione in anteprima

L’Ora Nera, titolo originale The Darkest Hour, è una pellicola americana girata a Mosca che sviluppa la vicenda intorno allo sbarco di una razza aliena ostile e invisibile; Sean (Emile Hirsh) e Ben (Max Minghella) sono due giovani sviluppatori di software che si fanno rubare l’idea di un nuovo programma per il mercato russo da Skyler (Joel Kinnaman), un collaboratore doppiogiochista svedese; Sean e Ben vanno allora in uno dei locali più alla moda di Mosca per tirarsi su col morale e conoscono due connazionali americane, la fotografa Anne (Rachael Taylor) e la sua assistente nonché migliore amica Natalie (Olivia Thirlby)… Ma è proprio lì, dopo pochi istanti dalla conoscenza tra i ragazzi, che avrà inizio l’attacco alieno.

La pellicola è frutto della regia di Chris Gorak e ha un buon ritmo, non considerando alcuni passaggi a singhiozzo che interrompono la vicenda senza una reale necessità; il problema in questo film, come tanti film di fantascienza apocalittica, è la sceneggiatura: scritta da Jon Spaihts, alla terza prova cinematografica dopo Saint George and the Dragon e Passengers, è scricchante in diversi punti e non regge come potrebbe; non è tanto per alcune battute del tutto fuorvianti (in sala non erano pochi quelli che ridevano per certe frasi a effetto, in stile poliziesco anni ’90) piuttosto per la consecutio narrativa; inoltre, il finale è una sorta di colpo ai reni, come il Levante che d’inverno soffia dalla Russia…

Detto ciò, L’Ora Nera sarà un prodotto commerciale di alta fruibilità da parte dei più giovani, sebbene anche molti di loro rileveranno che gli alieni riducono in polvere il genere umano proprio come si era già visto ne La Guerra dei Mondi di Steven Spielberg… Devo aggiungere altro?

Come nota a piè di pagina ci sono due spunti di riflessione, il primo riguarda la scelta della location, la Russia, come enorme product placement del paese come meta turistica: diciamoci la verità, era rimasta un po’ in disparte nehli ultimi tempi e, grazie a un colossal simile, l’aiuto per il settore terziario moscovita è assicurato, anche perché c’è un taglio di alcune immagini prima dell’assalto alieno che richiamano serie americane ambientate a Los Angeles.

La seconda riflessione va alla scelta di pubblicare un trailer (riproposto infondo all’articolo) che riassume e racconta già un buon 80% della storia, togliendo quasi ogni stimolo ad andare fino al cinema, fare una fila, pagare un po’ di euro (ancora di più se si vuol gustare la pellicola in 3D) e godersi un po’ di polveri umane che cadono davanti alle lenti…

Note di Produzione: Il regista Chris Gorak ha debuttato del 2006 di Right at your Door che vinse al Sundance Film Festival il premio come miglior fotografia; l’attore protagonista maschile Emile Hirsh è uno delle star del cinema più prolifiche e versatili, con un repertorio di personaggi che varia da film come Speed Racer a Milk a Into The Wild.

 


L’ora Nera Trailer