Demoni, lo splatter made in italy

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Oggi per la nostra consueta rubrica vi proponiamo due film prodotti da Dario Argento che nel vasto panorama horror made in Italy degli annì ’80, e tra la moltitudine di figli illegittimi degli zombie di Romero, vantano un surplus di qualità nella messinscena, con picchi trash notevoli e splatter a iosa.

Ci riferiamo a Demoni e al sequel Demoni 2-l’incubo ritorna entrambi di Lamberto Bava, che oltre ad omaggiare il genere con decine di citazioni, si avvalgono sul piano tecnico dell’esperto di make-up ed effetti speciali Sergio Stivaletti, che senza alcuna paura di strafare, da il via ad una sequela effettacci splatter che vanno dallo spassoso sino all’estremamente creativo, con qualche puntata nel memorabile.

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Nel primo capitolo del 1985 Bava trasforma l’inaugurazione di un cinema in un orgia di mutazioni e deformità, dopo che il primo spettatore subisce il contagio e si traforma in un famelico demone, le porte della struttura si chiuderanno trasformando il cinema in una trappola mortale.

Nel sequel del 1986, Demoni 2-l’incubo ritorna stavolta Bava sceglie un lussuoso condominio, come ne Il demone sotto la pelle di Cronenberg, come location del  contagio che avrà origine da un horror trasmesso alla tv, il Paziente Zero è l’attrice Coralina Cataldi Tassoni, volto noto delle produzioni argentiane, la rivedremo in Opera, Il fantasma dell’opera e di recente ne La terza madre. anche in questo sequel effetti speciali ultratrash sempre a cura dell’esperto Stivaletti.

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Prima di lasciarvi ai trailer e ad una sequenza del film, vi segnaliamo che la coinvolgente colonna sonora, che nel primo film era curata da Claudio Simonetti e i Goblin, nel sequel verrà affidata al compositore Simon Boswell, nel curriculum l’horror di Argento Phenomena.