B-cult, Blood Feast di Herschell Gordon Lewis

Oggi per lo spazio B-cult rispolveriamo ad un vero classico per gli amanti dello splatter d’annata, parliamo infatti di Blood Feast un antesignano del genere splatter, filone da B-movie che ha raggiunto il suo apice creativo negli anni ’80 figliando due geni anarcoidi del calibro di Sam Raimi e Peter Jackson, ormai ufficialmente reclutati tra le fila dei filmakers da blockbuster di Hollywood.

Blood Feast insieme a 2000 Maniacs! rappresenta un vero classico e anche se paragonato ad opere più recenti non raggiunge certo gli odierni livelli di efferatezza, se pensiamo che stiamo parlando degli anni ’60 immaginiamo le difficoltà incontrate da Lewis nel poter mostrare su grande schermo gore, effettacci e una corposa serie di arti amputati ripresi nel dettaglio senza incorrere negli strali della censura.

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B-cult, Mutants

Oggi per lo spazio B-movies invece che di un classico del passato parliamo di una recentissima digressione francese sul filone degli zombie-movies dal titolo Mutants, pellicola che ha tutte le carte in regola per diventare un piccolo classico del genere anche perchè miscela virus e zombie di ultima generazione come quelli sfoggiati nel dittico britannico 28 giorni dopo/28 settimane dopo oltre agli zombie  centometristi del remake L’alba dei morti viventi.

Il film ci racconta di una coppia di scampati al consueto mortifero contagio che a bordo di un’ambulanza si dirige verso una base militare che dovrebbe accoglierli, lungo la strada il carburante finirà e per non morire assiderati a causa delle rigide condzioni climatiche i due si rifugeranno all’interno di una gigantesca costruzione, dove scopriremo che lei è incinta e immune al contagio e che invece lui ha contratto il virus.

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B-cult, Death sentence

Oggi per lo spazio B-movies da riscoprire vi proponiamo il thriller Death sentence (2007) di James Wan, lungometraggio che modernizza senza snaturarlo il prolifico filone revenge-movie alla Giustiziere della notte riportato in auge e declinato al femminile dal dittico Kill Bill di Tarantino e rivisitato in tempi piuttosto recenti anche da Mel Gibson con Payback-La rivincita di Porter e Fuori controllo, da Stallone con il remake La vendetta di Carter e con suggestioni horror nel recentissimo ed ancora inedito I spit on your grave, remake del controverso rape & revenge anni ’70 Non violentate Jennifer.

Wan che ricordiamo creatore della saga thriller-horror Saw, adatta un romanzo scritto nel ’75 da Brian Garfield dopo il successo del suo Death Wish, romanzo quest’ultimo da cui nel 1974 venne tratto Il giustiziere della notte con Charles Bronson.

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B-cult, Plaga zombie-Zona mutante

Spassoso e sorprendente splatterone semi-amatoriale nel menù B-movies di quest’oggi, ci occupiamo di Plaga Zombie-Zona mutante efferata horror-comedy del 2001 girata a quattro mani dagli argentini Pablo Parés ed Hernán Sáez, che alla stregua dei collghi britannici Simon Pegg e Nick Frost ne L’alba dei morti dementi omaggiano Romero e il filone morti viventi interpretando anche i due protagonisti della pellicola.

La trama ci racconta di una zona urbana la cui popolazione viene sottoposta ad alcuni esperimenti per testare un virus alieno, virus che oltre a trasformare i contagiati in famelici zombie si espande a macchia d’olio andando presto fuori controllo e sconfinando in una devastante e mortifera epidemia mutagena. Un terzetto di scampati al contagio, lo studente di medicina Bill Johnson (Pablo Parés), l’ex-wrestler John West (Berta Muniz) e il nerd Max Giggs (Hernán Sáez) cercano di sfuggire al contagio provando ad uscire dai confini cittadini.

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B-cult, Pesce d’aprile

Oggi visto che ci apprestiamo a celebrare il famigerato 1° aprile, scegliamo di ospitare nella rubrica dedicata ai B-movies Pesce d’aprile, divertente slasher anni ’80 diretto dal Fred Walton del thriller Quando chiama uno sconosciuto, quest’ultimo film del ’79 ispirato alla leggenda metropolitana della babysitter e dello sconosciuto al telefono citata anche nella trilogia Scream di Wes Craven e riproposta nel remake del 2006 Chiamata da una sconosciuto.

In Pesce d’aprile un gruppo di tipici giovinastri da teen-horror si reca su un’isola per passare il primo aprile nella tenuta di una loro agiata compagna di college che per l’occasione ha allestito una serie di scherzi per intrattenere i suoi amici, tutto fila liscio almeno fino a quando i ragazzi non cominceranno a morire, rivelando così che sull’isola e nei dintorni della casa si aggira un feroce serial-killer.

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B-cult, Fido

Oggi per lo spazio dedicato ai B-movies vi proponiamo Fido, pellicola canadese che miscela horror e comedy con il filone zombie, sfuttando a dovere un’intrigante ambientazione anni ’60 da spot pubblicitario ed un cast di alto profilo, oltre naturalmente ad una serie di doverosi omaggi al maestro George Romero con una stravagante declinazione comedy che regala momenti surreali davvero unici.

L’incipit ci mostra attraverso filmati stile cinegiornali d’epoca cosa è accaduto durante La guerra degli zombie e come, dopo aver circoscritto il mortifero contagio, i morti viventi siano divenuti grazie a speciali collari che ne inibiscono l’istinto famelico dei veri e propri servitori mansueti e sottomessi, ambiti come status symbol dalla casalinga media americana.

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B-Cult, Terrore nello spazio

Oggi per la rubrica dedicata ai B-movies abbiamo rispolverato Terrore nello spazio (1965), un classico diretto da un maestro del calibro di Mario Bava, papà del Lamberto autore del dittico splatter Demoni e regista di classici del cinema di genere come l’horror gotico La maschera del demonio e il thriller Reazione a catena.

Bava con questa memorabile incursione nel fanta-horror racconta di due astronavi in viaggio nello spazio attirate su un pianeta alieno da un segnale scnosciuto, giunti sul luogo gli austronauti verranno assaliti da una temporanea follia che vedrà i membri degli equipaggi uccidersi a vicenda, con il manipolo di sopravvissuti scoprire che il segnale in realtà era un’esca e che gli incorporei abitanti del planetoide ormai prossimi all’estinzione intendono utilizzare i loro corpi come involucri per lasciare la loro terra morente in cerca di nuovi lidi.

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B-cult, Alta tensione

Il prossimo 4 marzo esce nelle sale italiane il remake Piranha 3D del francese Alexandre Aja (la nostra recensione in anteprima QUI) ormai trasferitosi in pianta stabile in quel di Hollywood dove ha realizzato il remake del cult-cannibal di Wes Craven Le colline hanno gli occhi e un’incursione nel filone possessione demoniaca con il discreto Riflessi di paura.

Aja che con il Pascal Laugier di Martyrs e lo Xavier Gens di Frontiers rappresenta una delle nuove leve del cinema horror-splatter francese, dopo il debutto in patria nel ’99 con il dramma-romance a sfondo fantascientifico Furia, trova per nostra fortuna la sua strada con Alta tensione un piccolo gioiello che si lancia in una digressione su disturbi della personalità e ossessione omicidia con corpose e decisamente gradite iniezioni di splatter e gore all’insegna dell’eccesso artistico.

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B-cult, Necronomicon

Oggi per lo spazio dedicato ai B-movies da riscoprire, ripeschiamo suggestioni lovercraftiane grazie ad una delle molte pellicole che il regista e produttore Brian Yuzna nella sua lunga filmografia horror a dedicato all’autore di Providence, capace di creare un suggestivo universo popolato da ataviche mostruosità oltre l’umana percezione, che troppo spesso su grande schermo non hanno avuto gran fortuna.

Nel 1993 reduce dal terzo capitolo apocrifo de La notte dei morti viventi e a quattro anni da Re-Animator 2 sequel anch’esso ispirato a Lovecraft, Yuzna si unisce ad altri due registi, il francese Christophe Gans (Il patto dei lupi) di cui nel ’95 Yuzna produrrà il debutto Cryng Freeman e il giapponese Shusuke Kaneko, noto per la serie di monster-movies con protagonista la tartaruga gigante Gamera e regista della trasposizione live-action del manga/anime Death Note, per realizzare insieme Necronomicon, film ad episodi ispirato all’immaginario di H.P.Lovecraft.

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B-cult, Piranha

Oggi per i B-movies da riscoprire rispolveriamo Piranha, beast-movie a sfondo fluviale diretto da Joe Dante (L’ululato) e prodotto dal veterano Roger Corman nel lontano 1978, sulla scia del blockbuster di Spielberg Lo squalo e ispirandosi alla deriva gore di classici del genere come Grizzly-L’orso che uccide e L’orca assassina.

Dante naturalmente è il primo a non prendersi sul serio e come accadrà in alcune delle sue successive pellicole, vedi il dittico dedicato ai Gremlins, miscelerà spesso black-humor e situazioni paradossali al limite della parodia per ibridare il genere e sfornare più di qualche sorprendente gioiellino all’insegna di un cinema di genere piuttosto intelligente, vedi il sorprendente Small Soldiers tanto per fare un titolo.

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