Benvenuti a Zombieland, recensione in anteprima

Le città statunitensi sono ormai territorio di caccia per orde di famelici zombie, i pochi sopravvisssuti al mortifero olocausto vivono asserragliati  o cercano di trovare un luogo sicuro dove rifugiarsi, tra questi c’è Columbus (Jesse Eisenberg) uno studente che decide di intraprendere un viaggio in Ohio per raggiungere i genitori che vivono li e accertarsi se siano vivi o morti, o al limite entrambe le cose.

Durante il tragitto Columbus incontra Tallahassee (Woody Harrelson) una sorta di cowboy fuori di testa e si unisce a lui, la coppia tra le varie tappe si fermerà in un supermercato infestato, così dopo aver bonificato il luogo e fatto fuori i claudicanti e decomposti ospiti indesiderati, farà la conoscenza di altre due sopravvissute, Wichita (Emma Stone) e Little Rock (Abigail Breslin) due sorelle decisamente scaltre che avranno un incontro/scontro con Columbus e Tallahassee, ma alla fine stabiliranno una tregua.

L’idea di Wichita è di raggiungere un parco divertimenti che si vocifera libero da zombie, nonostante qualche perplessità i quattro decideranno che la meta finale del viaggio sarà proprio quella, ma non prima di aver fatto tappa nella villa hollywoodiana dell’ex-Ghostbusters Bill Murray che con loro grande sorpresa non solo è ancora vivo, ma non è infetto.

Ripartiti e giunti finalmente a destinazione il gruppetto si accorgerà ben presto che se è vero che all’interno del parco non vi sono zombie, nelle vicinanze c’è ne un’orda che una volta avvistate le luci del Luna park di nuovo in funzione si lanceranno a corpo morto su quell”inaspettato e lauto pasto.

Ennesima svista dei distributori italiani a cui gli zombie e gli horror in generale non sembrano interessare molto, così finirà direttamente in DVD come Survival of the dead di Romero anche Benvenuti a Zombieland, un’altra godibile zombie-comedy che ricalca le orme del cult L’alba dei morti dementi e che su grande schermo avrebbe senza dubbio fatto la sua dignitosa figura.

Protagonisti di questa pellicola tecnicamente ineccepibile, i titoli di testa sono da antologia, Woody occhio pazzo Harrelson e Jesse Eisenberg, una sorta di Michael Cera più serioso, già apprezzato nel discreto Adventureland.

Al timone  della pellicola il debuttante Ruben Fleischer regista e produttore televisivo che riesce a seguire l’esempio del collega inglese Edgar Wright e a non svilire l’universo da incubo creato da Romero, utilizzando elementi tipici da black-comedy senza mai sconfinare nel demenziale, un terreno minato per i famelici morti viventi che rischiano facilmente di uscirne ridicolizzati.

Il consiglio, visto l’approssimarsi dell’uscita in DVD prevista per settembre. è di ripescare questo ottimo zombie-movie, che promette un bel pò di divertimento per gli amanti del genere.

Note di produzione: negli States il film ha infranto parecchi record ai botteghini, costato 23 milioni di dollari in 17 giorni ne ha raccimolati qualcosa come 60, scalzando dal podio il remake L’alba dei morti viventi e diventando lo zombie-movie più lucroso di sempre, con un incasso totale di oltre 100 milioni di dollari.