“Weekend” nuovamente in sala in occasione della Giornata contro l’omofobia

Martedì 17 maggio si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, istituita dall’Unione Europea nel 2006 con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica contro ogni violenza fisica, morale o simbolica legata all’orientamento sessuale.

Weekend

Teodora Film, da sempre attiva su questo fronte, ha deciso quest’anno di partecipare all’evento riproponendo nelle sale per tutto il 17 maggio il film “Weekend” di Andrew Haigh, uscito al cinema il 10 marzo scorso e accolto da un inatteso e straordinario successo di pubblico e critica.

Lo stesso Haigh, già autore dell’acclamato 45 anni, ha dichiarato di aver voluto raccontare “un’onesta, intima, autentica storia d’amore”, quella nata per caso nell’arco di un weekend tra i due giovani protagonisti, Russell e Glen. “Russell e Glen sono due uomini che attraversano la vita in modi diversi” continua Haigh, “ma entrambi cercano la stessa cosa: il loro posto nel mondo. Stanno provando a capire chi sono, cosa vogliono e come possono definire se stessi, in pubblico come in privato”. Nella sua semplicità e spontaneità, il film è diventato una bandiera delle comunità LGBT di tutto il mondo e il suo ritorno nelle sale si candida a diventare uno degli eventi più significativi per la giornata del 17 maggio.

Per l’occasione Teodora ha chiesto a diversi spettatori d’eccezione, tra attori, registi e scrittori, una testimonianza sul film e sulla sua importanza:

“Bellissimo film! C’è tutta l’emozione e la crudeltà dell’amore!”, Margherita Buy; “Un film speciale come il weekend dei protagonisti, che commuove e ti domanda se riesci a vivere la tua vita con la loro stessa coraggiosa sincerità”,Luca Zingaretti; “Weekend è un film unico. Racconta più e meglio di mille discorsi che l’amore è uguale per tutti, e che di fronte all’esperienza della vita non ci sono né devono esserci differenze e discriminazioni”, Ivan Cotroneo; “La forza della sincerità. La verità dell’amore. Weekend, film favoloso”, Maria Sole Tognazzi; “Un film che dà un diritto prezioso ai suoi personaggi: il diritto al dialogo amoroso”, Céline Sciamma: “Un breve incontro che mette i protagonisti e gli spettatori di fronte alle conseguenze imprevedibili dell’attrazione sessuale e dell’intimità con la sua paurosa bellezza”, Vittorio Lingiardi.