We are the night, recensione in anteprima

Lena (Karoline Herfurth) è una giovane sbandata che si da a piccoli furtarelli, ma quando deruba un protettore proprio durante un appostamento della polizia finisce quasi in manette, riuscendo in extremis a sfuggire al commissario Tom Sener (Arved Birnbaum) che finirà per infatuarsi di lei.

Scampata all’arresto Lena si reca ad un rave illegale dove incontra l’affascinante Louise (Nina Hoss), inconsapevole che la donna è in realtà un vampiro centenario, leader di un sanguinario terzetto formato da altre due creature della notte, l’ex-stella del cinema muto Charlotte (Jennifer Ulrich) e l’eccentrica Nora (Anna Fischer), la più giovane del gruppo, insieme alle quali al calar della notte semina cadaveri in tutta Berlino.

Lena in principio resta affascinata da Louise, ma quando lei tenta un avance Lena si ritrae bruscamente, ma questo non basterà perchè Louise è fermamente convinta che la ragazza sia la compagna che sta cercando da oltre un secolo e così la vampirizza contro la sua volontà trasmettendole il dono oscuro.

Lena purtroppo dopo la trasformazione non solo non accetterà di diventare la compagna di Louise per la quale non prova alcuna attrazione, ma non riuscirà ad accettare il suo nuovo stato di predatrice, il che la porterà a tormentarsi per le vittime che le sue tre sorelle continuano a mietere e per una vita perduta che adesso non sembra più così terribile.

Possiamo senza dubbio affermare che questo We are the night aka Wir sind die Nacht del regista tedesco Dennis Gansel rappresenta insieme allo svedese Lasciami entrare l’anti-Twilight per eccellenza, è ancora un film europeo a regalarci un’intrigante ritratto del mondo dei vampiri, lontano dai vampiri di ultima generazione che camminano alla luce del sole e si professano vegetariani, Gansel dimostra che si possono miscelare romance, action, thriller e perchè no anche una connotazione glamour e giovanilistica nel senso piu positivo del termine senza trasformare colleghi e colleghe dell’immortale Conte Dracula in efebiche macchiette.

Gansel però, che ricordiamo ha anche diretto L’onda, non si limita a questo, ma segue l’iter protofemminista di tanto cinema action americano di ultima generazione trasformando la razza di vampiri protagonisti del film in spietate regine-predatrici, api regine dotate di affilati canini che durante i secoli hanno sterminato quel che rimaneva dei maschi della razza, lasciando in vita un ristretto cerchio di consorelle che hanno trasformato l’intero pianeta in uno sconfinato  terreno di caccia per poche elette.

Se amate i vampire-movies che miscelano ad arte mitologia classica e horror moderno, Gansel si è palesemente ispirato ad Intervista con il vampiro, ma il suo stile e la giovane e talentuosa protagonista ci hanno anche ricordato a più riprese l’action-thriller Nikita di Besson, We are the night è il film giusto per riprendere contatto con un filone che è andato svilendosi e che aveva proprio bisogno di un ritorno alle origini,  senza disdegnare però tutti i crismi del cinema moderno, quello fatto di tecnica e ritmo.

Note di produzione: il film ha ricevuto il premio speciale della giuria al Sitges Film Festival 2010, l’attrice Karoline Herfurth che interpreta Lena è apparsa in Profumo: Storia di un assassino e The Reader, mentre la collega Jennifer Ulrich/Charlotte ha già recitato per Gansel ne L’onda.